Sabato 9 febbraio, nel quartiere romano di San Lorenzo, anche alcune suore hanno indossato la pettorina blu di “Retake Roma” e sono scese in strada per ripulire i muri del quartiere. Muri imbrattati di scritte, scarabocchi, adesivi. Vandalismo che non ha nulla a che fare con la street art (l’arte di strada, che pure nello stesso quartiere presenta alcuni esempi davvero notevoli).
Le religiose fanno parte della Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth e hanno la loro comunità nel quartiere, in viale di Porta Tiburtina. Fondata nel 1900 dal sacerdote bresciano don Arcangelo Tadini, la Congregazione ha come missione l’evangelizzazione del mondo del lavoro, testimoniando la presenza di Cristo tra i lavoratori. “Abbiamo dato la nostra adesione a Retake Roma un paio di mesi fa, ci sembra giusto dare il nostro contributo per la pulizia del quartiere in cui abitiamo”, dice suor Sara Fumagalli, originaria della provincia di Bergamo, mentre armata di pennello ricopre le scritte su un muro di via degli Equi. Altre sue consorelle, alcune africane, si sono impegnate nella ripulitura di alcune saracinesche imbrattate di vernice.
Il quartiere di San Lorenzo è diventato tristemente noto nell’ottobre del 2018, quando in uno stabile abbandonato fu violentata e uccisa Desirée, una ragazza di 16 anni originaria di Cisterna di Latina. È un quartiere popolare, vicino all’Università La Sapienza, quindi molto frequentato da giovani a tutte le ore. Da tempo gli abitanti del quartiere ne segnalano il degrado, la sporcizia, l’abbandono. C’è poco da aspettarsi dalla Giunta guidata da Virginia Raggi, così i cittadini, stanchi della latitanza del Comune, decidono di organizzarsi da soli e periodicamente, nel fine settimana, scendono in strada per dare una ripulita.
Retake Roma si presenta come un movimento spontaneo di cittadini, no-profit e apartitico, impegnato nella lotta contro il degrado, nella valorizzazione dei beni pubblici e nella diffusione del senso civico sul territorio. Obiettivo di Retake Roma è la promozione del decoro urbano, dell'orgoglio civico, del volontariato, dell'educazione e dell'arte legittima (non quella che imbratta i muri).