Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 24 marzo 2025
 
dossier
 

Ancona: linea dura con gli hacker della maturità

22/06/2016  Piccoli pirati informatici crescono. Alla vigilia della maturità alcuni studenti di Ancona hanno violato la banca dati dell'Istituto e ritoccato il registro elettronico. Una bravata 2.0? Il Consiglio di classe non ci scherza su...

Non ha scherzato il consiglio di classe di una quinta dell’Istituto tecnico Benincasa di Ancona. Gli insegnanti infatti hanno deciso di non ammettere all’esame di maturità una buona metà degli allievi, per l’esattezza otto su diciannove, con un cinque in condotta senza appello. L’accusa, riportata in un comunicato che appare sul sito della scuola, è di “pirateria informatica e manomissione di atti pubblici”. A partire da novembre, i ragazzi avrebbero “hackerato” la password della banca dati della scuola alterando i voti del registro. “La decisione”, si legge nella nota riportata dal sito internet dell’istituto, “ è stata assunta dopo accurate e scrupolose indagini giunte a termine in data 30 maggio 2016, dopo ammissione di colpevolezza da parte di tutti gli interessati e avvertite tutte le famiglie mediante convocazione in Istituto”.
Le polemiche non sono mancate. In casi analoghi infatti altre scuole hanno assunto decisioni diverse e studenti che si erano macchiati di comportamenti di questo genere o anche di gravi atti di bullismo sono stati puniti con la sospensione ma anche coinvolti in percorsi di rieducazione. Nel caso di Ancona invece gli insegnanti hanno optato direttamente per la bocciatura.
“Il Consiglio non ha ritenuto possibile, per motivi educativi ed etici”, conclude il comunicato, “attribuire la valutazione di sufficienza in comportamento a studenti maggiorenni di un corso giuridico amministrativo che per tutto l’anno, a partire dal mese di Novembre, hanno commesso atti illeciti allo scopo di alterare la loro presentazione all’esame di Stato. Ci si rimette serenamente alla giustizia amministrativa, consapevoli di aver svolto doverosamente il proprio compito educativo”.
La decisione del consiglio di classe non è stata accettata altrettanto serenamente dalle famiglie degli alunni che, assistite da un legale, hanno fatto ricorso al Tar delle Marche che li ha ammessi a sostenere la prova di maturità “con riserva”, nell’attesa di conoscere la decisione nel merito. Anche questi otto presunti hacker quindi affronteranno tutte le prove , scritte e orali, col rischio di vedersele annullare. Ancora una volta una decisione così delicata spetterà ai giudici. D’altra parte il fatto di aver pubblicato su un sito ufficiale il tipo di reato- e il reato di pirateria informatica non è cosa da poco, considerando che i ragazzi sono tutti maggiorenni- lascia intendere che gli studenti dovranno difendersi anche dal punto di vista penale.

Multimedia
Antonello Venditti: la sua "Notte prima degli esami" è la più ascoltata dai maturandi
Correlati
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo