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lunedì 14 ottobre 2024
 
 

Angelus, preghiera per la famiglia

29/12/2013  Un invito a pregare per il prossimo Sinodo dei vescovi, con le parole composte dallo stesso papa Francesco. E poi il ricordo di quanti, ancora oggi, sono profughi come la Famiglia di Nazareth, costretti alla fuga per fuggire alla fame, alla guerra, a gravi pericoli

Una preghiera breve per chiedere alla Famiglia di Nazareth «consolazione e guarigione» per le nostre. papa Francesco, nella prima domenica dopo Natale, dedicata alla santa Famiglia, recita dalla finestra dello studio nel palazzo apostolico, una speciale preghiera composta in preparazione al prossimo Sinodo. «Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche», chiede il Papa. E poi aggiunge: «Mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione».
Guardando a Gesù, Giuseppe e Maria, la «santa Famiglia sulla via dolorosa dell'esilio, in cerca di rifugio in Egitto», il Papa ricorda ancora una volta i giorni nostri con «milioni di famiglie che possono riconoscersi in questa triste realtà. I profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie. In terre lontane, anche quando trovano lavoro, non sempre i profughi e gli immigrati incontrano accoglienza vera, rispetto, apprezzamento dei valori di cui sono portatori. Le loro legittime aspettative si scontrano con situazioni complesse e difficoltà che sembrano a volte insuperabili». Oggi come allora le famiglie sono costrette a farsi profughe, a essere «vittime della tratta delle persone, del rifiuto e dello sfruttamento».
Ma ci sono "esiliati" anche nelle nostre famiglie, aggiunge papa Francesco: «gli anziani, per esempio, che a volte vengono trattati come presenze ingombranti. Molte volte penso che un segno di come va una famiglia è vedere come si trattano in essa i bambini e gli anziani».
La piazza è gremita molto di più che nelle scorse domeniche. Collegati in diretta ci sono anche la basilica dell'annunciazione a Nazareth, la Sagrada Familia a Barcellona e la basilica di Loreto. A tutti il Papa ricorda che «Gesù ha voluto appartenere a una famiglia che ha sperimentato le difficoltà perché nessuno si senta escluso dalla vicinanza amorosa di Dio».
Papa Francesco vuole anche ripetere «le tre parole chiave per vivere bene in famiglia: permesso, grazie, scusa. Se in una famiglia non si è invadenti e si chiede permesso; se in una famiglia non si è egoisti e si impara a dire grazie, e se ci si accorge che si è sbagliato si chiede scusa, in quella famiglia c'è pace e c'è gioia».

 
 
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