Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 19 marzo 2025
 
 

Il Papa: investire su vita e famiglia

03/02/2013  Alla recita dell'Angelus, Benedetto XVI ha ricordato la campagna "Uno di noi", che chiede che l'Unione europea rispetti la dignità umana fin dal concepimento.

Appello del Papa per la vita e la famiglia in tempo di crisi all'Angelus domenicale, in occasione della odierna Giornata per la vita che la Chiesa celebra oggi. «Mi associo ai vescovi italiani che nel loro messaggio invitano a investire sulla vita e sulla famiglia, anche come risposta efficace alla crisi attuale», ha detto Benedetto XVI affacciato dalla finestra del suo studio su piazza San Pietro. «Saluto il Movimento per la vita», ha aggiunto il Papa, «e auguro successo all'iniziativa denominata "Uno di noi", affinché l'Europa sia sempre luogo dove ogni essere umano sia tutelato nella sua dignità».

L'iniziativa, promossa da associazioni pro-life di venti Paesi europei, chiede che il diritto comunitario protegga il riconoscimento della dignità umana fin dal concepimento. Il Papa ha parlato del Vangelo di oggi, quando Gesù, confermando il proverbio "nessun profeta è bene accetto nella sua patria", sconcerta i fedeli della sinagoga di Nazareth con le sue parole. «Viene spontaneo chiedersi: come mai Gesù ha voluto provocare questa rottura?», si è domandato Ratzinger. «All’inizio la gente era ammirata di lui, e forse avrebbe potuto ottenere un certo consenso… Ma proprio questo è il punto: Gesù non è venuto per cercare il consenso degli uomini, ma – come dirà alla fine a Pilato – per "dare testimonianza alla verità"».

Anche oggi, ha poi chiosato Benedetto XVI rivolgendosi ai fedeli di lingua tedesca, «il Vangelo si scontra con il rifiuto in un mondo che mette Dio da parte e si accontenta di risposte comode e non vincolanti». A fine Angelus, il Papa ha salutato, tra gli altri, i i rappresentanti delle facoltà di Medicina e chirurgia delle Università di Roma, e «specialmente i docenti di ostetricia e ginecologia», accompagnati dal cardinale vicario Agostino Vallini, incoraggiandoli a «formare gli operatori sanitari alla cultura della vita».

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo