Un’Ave Maria «per l’amata Siria» recitata insieme ai fedeli in piazza San Pietro e la richiesta di «una soluzione politica del conflitto, l’unica capace di garantire un futuro di riconciliazione e di pace a quel caro e martoriato Paese, per il quale vi invito a pregare molto».
Francesco dedica le riflessioni legate all’Angelus domenicale in piazza San Pietro a temi forti: la guerra in Siria e il destino delle migliaia di profughi in fuga, la lotta alla tratta degli esseri umani (definita «un’intollerabile vergogna»), di cui lunedì ricorre la giornata mondiale.
Nella Giornata per la vita, non poteva mancare il richiamo all’importanza di «testimoniare la cultura della vita», per aiutare l’Italia a «guarire da tutti gli attentati all’esistenza umana, dal concepimento al suo naturale tramonto, osando un cambiamento interiore, che si manifesta anche attraverso opere di misericordia».