Forse l’amore vero è un’altra cosa. Un’esperienza vivificante, altro dalla banalità di sentimenti appena accennati e melensi, oltre il concetto di pura passione fisica. Una chimica che scatta e accende i sensi, certo, capace però di farsi attesa e promessa per lasciare il giusto tempo e lo spazio a un profondo incontro di anime, più forte di un giro di drink in discoteca, più emozionante di sorrisi plastificati da postare sui social. Un concetto di amore diverso, in una società sempre più proiettata sul sesso a tutti i costi e prima di tutto, sull’apparire sempre e comunque, sulla logica del divertimento non stop che rifugge da ogni forma di impegno, promessa, responsabilità e che rende uomini e donne eterni bambini.
L’amore vero esiste ed è possibile viverlo, ne sono convinti gli oltre 9 mila ragazzi italiani che hanno aderito alla rete di Cuori Puri, l’iniziativa che rimette al centro del dibattito sociale e religioso la castità prematrimoniale. Nato da un’idea di fra Renzo Gobbi e Ania Goledzinowska, il movimento ha riscosso un enorme successo che dall’Italia si è esteso in Europa e nel mondo, fino ad arrivare a un seguito di circa 30 mila contatti sulla pagina Facebook.
TANTI GIOVANI DICONO SÌ
Tantissimi giovani, dunque, che si ritroveranno con il supporto di numerosi sacerdoti dal 9 all’11 marzo a Roma per il primo ritiro internazionale. Alla vigilia dell’appuntamento, abbiamo cercato di capirne di più con la fondatrice Ania Goledzinowska, un passato milanese nella moda e nella televisione, alle prese con un mondo effimero e tanta solitudine, un presente di gioia al fianco del vero amore incontrato in Puglia, suo marito Michele Doto.
Come rispondono i giovani quando sentono parlare di castità prematrimoniale oggi? Spiega Ania: «In maniera sorprendentemente positiva. Ci si aspetterebbe una reazione di estrema diffidenza verso una proposta così in controtendenza rispetto al modello offerto dalla società. Eppure quando riesci a proporre ai giovani qualcosa in maniera diversa, come una libera scelta, perché Dio ci ha dato la libertà indicandoci però la via della vera felicità, e non come un’imposizione, i giovani sono in grado di scegliere bene».
L’ANELLO DELLA PROMESSA
«Ogni giovane che vuole fare la promessa di castità può richiedere l’anello di Cuori puri, che è gratuito e che spediamo a casa gratuitamente, attraverso il nostro sito. Si tratta di un simbolo e serve a ricordare la promessa, da rinnovare ogni anno, davanti a un sacerdote, per poi proseguire il proprio cammino di fede normalmente. Se i ragazzi non hanno un padre spirituale possono collegarsi al nostro sito e sceglierne uno, magari quello più vicino alla zona in cui vivono, tra i circa cinquanta sacerdoti che hanno aderito al progetto Cuori Puri. Prima di arrivare alla promessa di castità, ci sono dei percorsi come Fare l’amore sul serio, che durano 6 o 9 mesi, sull’affettività, sulla conoscenza di sé, di Dio, di quello che Dio vuole per ciascuno di noi, di quello che ognuno di noi vuole per la sua vita e in relazione all’altro. Solo dopo si arriva al discorso della castità».
Cuori puri ha cambiato la vita di Ania e di suo marito Michele. «Sia io che mio marito eravamo lontani dalla fede e questo percorso di castità prematrimoniale ci ha fortificati, è stato un allenamento per conoscerci a fondo e per superare i momenti difficili senza lasciarci. La nostra purezza ritrovata ci ha fatto comprendere la bellezza di non bruciare le tappe e di guardarsi con occhi diversi, come anche il significato di sostenersi nel profondo. Ai giovani spieghiamo che il desiderio fisico e le tentazioni ci sono, guai se non ci fossero e se l’altra persona non suscitasse tali emozioni, però con la preghiera e con la volontà di prepararsi a qualcosa di bello e di grande si può far fronte a tutto. Purtroppo oggi, a mio avviso, la grande malattia è la dipendenza dal sesso e in molti casi dalla pornografia. Se un rapporto di coppia si basa soltanto o in maniera prevalente su questo aspetto, come si resiste quando una moglie si ammala o un marito parte per un viaggio di lavoro? Ecco che scatta il tradimento».
LA SVOLTA A MEDJUGORJE
Ania racconta il suo percorso di fede e l’incontro con suo marito. «Vivevo a Milano, ero fidanzata con Paolo Beretta, nipote di Silvio Berlusconi, lavoravo nella moda e nella televisione ma non ero pienamente felice. Poi l’incontro con Diego Manetti di Radio Maria, che mi ha proposto di andare a Medjugorje. Sul Monte Krizevac ho sentito una voce interiore che mi diceva di perdonare tutti quelli che mi avevano fatto del male e mi avevano fatto soffrire. Quando sono riuscita a pronunciare parole di perdono, la mia vita è cambiata, ho lasciato Milano, il lavoro e il fidanzato per andare a vivere con le suore. Poi ho dovuto lasciare Medjugorje per essere seguita da diversi sacerdoti in maniera più assidua nel mio percorso di conversione. Sono approdata all’Oasi Mariana della Consolazione, a Deliceto, in provincia di Foggia, il paese di mio marito Michele».
Proprio così: Michele, incuriosito dalla storia speciale della ragazza, andò a cercarla in comunità. Ricorda ancora Ania:«Il nostro amore è nato sotto lo sguardo e le preghiere di suor Gabriella, che fin dal primo momento ci ha visto come una futura coppia».
L’EVENTO - IL FESTIVAL DELLA VITA
Dal 27 gennaio al 4 febbraio si svolge a Caserta il Festival della vita. In calendario tanti appuntamenti come Vivere è... Raccontare l’importanza della prevenzione (3 febbraio ore 9 a Maddaloni, con l’unità mobile della Asl) o Il libro come terapia (3 febbraio ore 16.30 a Caserta). A organizzare l’evento è la Società San Paolo assieme all’arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni e alle diocesi di Aversa, Rieti e Sulmona-Valva. In altre date il Festival si svolgerà anche a Roccaraso, Forio-Isola d’Ischia e altre città italiane. Ad esempio il 6 febbraio si terrà ad Amalfi l’incontro Vivere è... Raccontare la Parola, oggi con don Ampelio Crema, direttore del Festival. Programma www.festivaldellavita.it.