È cominciato oggi a Roma il Pre-Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari. L’evento è ospitato dal Governo italiano, in vista del Vertice conclusivo globale, il Food Systems Summit, che si svolgerà a settembre a New York.
Secondo le intenzioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, i tre giorni di lavori costituiranno un "Summit della gente" che includerà giovani, agricoltori, popoli indigeni, società civile, ricercatori, settore privato, leader politici e ministri dell'agricoltura, dell'ambiente, della salute, dell'alimentazione e delle finanze.
È la prima volta che un vertice delle Nazioni Unite è preceduto da un evento in cui non si lavorerà su un’agenda definita dall’alto, ma si attiverà un processo che porterà tutti i partecipanti a concordare le future strategie e iniziative per trasformare e rendere più resistenti le filiere alimentari in tutto il mondo.
In un messaggio inviato ai partecioanti del Pre-Summit, Papa Francesco ha definito "un vero scandalo" e un "crimine che viola i diritti umani fondamehtali" il fatto che "produciamo cibo a sufficineza per tutti, ma molti restano senza il pane quotidiano". Papa Francesco chiede di "sradicare questa ingiustizia attraverso azioni concrete e buone pratiche, e attraverso audaci politiche locali e internazionali".
Nel suo intervento al Pre-Vertice il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che “cambiamenti climatici, malattie infettive e interruzioni delle catene di approvvigionamento” sono le principali minacce alla sicurezza alimentare e “la pandemia da COVID-19 ha reso queste preoccupazioni ancora più urgenti”. Per questo Draghi, aprendo il pre summit a Roma, ha invitato ad agire sull’alimentazione con lo stesso impegno messo in campo contro la pandemia: “Abbiamo assunto impegni per garantire che i vaccini siano disponibili per i più poveri del mondo. Dobbiamo agire con la stessa determinazione per migliorare l’accesso ad una quantità adeguata di approvvigionamenti alimentari”. “Questo pre-vertice è una occasione per trasformare il modo in cui pensiamo, produciamo e consumiamo cibo, a livello globale”, ha aggiunto Draghi.
Oltre 300 organizzazioni della società civile, produttori di cibo di piccola scala, ricercatori e popoli indigeni di tutto il mondo stanno manifestando in modo virtuale il loro dissenso al pre-Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari. Secondo i contestatori, il Vertice non sta facendo nulla per affrontare davvero fragilità e ingiustizie all’interno dei sistemi alimentari e darebbe troppo spazio alle multinazionali.