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lunedì 17 marzo 2025
 
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Appassionato di Bibbia e liturgia: monsignor Claudio Maniago nuovo arcivescovo di Catanzaro

29/11/2021  Origini toscane, classe 1959, a 44 divenne il vescovo più giovane d'Italia. Oggi è alla guida della diocesi pugliese di Castellaneta (Taranto). È stato tra i "padri" del nuovo Messale. Nell'importante centro calabrese succede a monsignor Vincenzo Bertolone

Un primo piano di monsignor Claudio Maniago, 62 anni (fonte Cei, Conferenza episcopale italiana). Sopra, con il cardinale Gualtiero Bassetti, 79, presenta al Papa il nuovo Messale il 28 agosto 2020. In copertina, una foto d'archivio dell'agenzia Ansa: a Firenze, giovanissimo vescovo ausiliare, accanto al cardinale Ennio Antonelli, oggi 85, nel 2007.
Un primo piano di monsignor Claudio Maniago, 62 anni (fonte Cei, Conferenza episcopale italiana). Sopra, con il cardinale Gualtiero Bassetti, 79, presenta al Papa il nuovo Messale il 28 agosto 2020. In copertina, una foto d'archivio dell'agenzia Ansa: a Firenze, giovanissimo vescovo ausiliare, accanto al cardinale Ennio Antonelli, oggi 85, nel 2007.

È nella Basilica dell’Immacolata, Patrona con san Vitaliano della città, capoluogo della Calabria, da secoli invocata dai catanzaresi nei momenti storici più duri, che si è dato l’annuncio: il nuovo arcivescovo di Catanzaro-Squillace è monsignor Claudio Maniago. La scelta del luogo imposto dai lavori che da tempo rendono inagibile la cattedrale ha assunto subito un significato simbolico, sia perché si è alle soglie della novena all’Immacolata (molto sentita dai catanzaresi), sia per lo smarrimento della comunità locale dopo le inaspettate dimissioni di monsignor Vincenzo Bertolone lo scorso 15 settembre seguite allo scioglimento, con decreto pontificio, del Movimento Apostolico sodalizio dal quale erano usciti negli ultimi decenni diversi sacerdoti della diocesi, affidata ora al vescovo di Crotone, monsignor Angelo Raffaele Lanzetta quale amministratore apostolico.

La scelta, ascrivibile direttamente a papa Francesco, sembra proprio venire incontro al bisogno di un forte riferimento pastorale, considerando l’esperienza di monsignor Maniago, attuale vescovo di Castellaneta, che dal 2015 allo scorso maggio è stato presidente della Commissione per la liturgia in seno alla Cei. Guida spirituale di Maniago, 62 anni compiuti lo scorso 8 febbraio, fu il cardinale Silvano Piovanelli che lo volle vescovo ausiliare di Firenze: ricevette l’ordinazione dal Papa oggi santo, Giovanni Paolo II nel 2003, diventando, ad appena 44 anni, il più giovane presule italiano. Per volere di Papa Francesco che lo aveva nominato nel 2014 vescovo di Castellaneta, due anni dopo, è stato designato membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti dal 28 ottobre 2016 e lo scorso marzo, in seguito alle dimissioni del prefetto cardinale Robert Sarah ha ricevuto dal Pontefice l’incarico di visitatore apostolico presso lo stesso dicastero. La stima e la fiducia personale di cui gode da parte di Bergoglio, ma anche la sua esperienza di liturgista la dicono lunga sul ruolo unificatore e “purificatore” che lo attende nella nuova diocesi. Al Movimento Apostolico sciolto per il giudizio sull’origine non soprannaturale delle rivelazioni della fondatrice del sodalizio, infatti, erano state contestate anche nello statuto e nella pratica religiosa alcune “falle” dal punto di vista teologico e dottrinale. I sacerdoti usciti dal Movimento Apostolico che fanno fatica a staccarsene nonostante la soppressione, ora avranno un forte punto di riferimento col quale regolare e orientare le proprie scelte.

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