«Aderendo alle disposizioni contenute nella Risoluzione 2118 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 27 settembre 2013, il Governo italiano, che ne ha informato il Parlamento, ha deciso di contribuire all'azione della comunità internazionale diretta alla distruzione di armi chimiche siriane impiegate nei mesi scorsi ai danni di popolazioni civili nel drammatico conflitto che ha luogo nel Paese».
È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi sul passaggio delle armi chimiche siriane in Italia. «In stretto raccordo con l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), l'Italia metterà a disposizione il porto di Gioia Tauro, ove il materiale proveniente dalla Siria sarà caricato su altra imbarcazione e trasportato al di fuori del territorio nazionale per le operazioni di distruzione. L'operazione, che verrà completata in breve tempo, sarà svolta secondo i più alti standard di sicurezza e di tutela dell'ambiente, presso strutture specificamente attrezzate».
Il comunicato si conclude così: «in linea con lo storico impegno del nostro Paese a sostegno della pace e della sicurezza internazionale, tale sforzo costituisce un contributo concreto e imprescindibile a garanzia della stabilità e della sicurezza nella regione mediterranea e mediorientale»