La Guardia di finanza ha arrestato e messo ai domiciliari il sindaco di Riace, Domenico Lucano, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed illeciti nell'affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. L'arresto é stato fatto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica. Da due anni la Procura indagava sull'amministrazione Lucano, anche se le ipotesi di reato erano diverse. Un'ispezione della Prefettura aveva copmpletamente scagionato il primo cittadino del Comune della Locride. Ora l'ennesimo colpo di scena.
Dopo l'apertura dell'inchiesta l'ennesimo colpo all'immagine del Comune che era diventato un simbolo dell'integrazione. Lucano infatti aveva seguito il programma Sprar sull'accoglienza dei richiedenti asilo utilizzando i vecchi ruderi dismessi del borgo riacese abbandonati dai migranti partiti alla volta delle Americhe e dell'Europa, istituendo anche una serie di botteghe di artigianato e altri servizi. Il modello Riace aveva catturato l'interesse della stampa internazionale (la rivista Fortune aveva inserito Lucano nei primi 50 uomini più influenti del mondo come riconoscimento della sua politica di accoglienza). A Riace Wim Wenders aveva realizzato il lungometraggio "Il Volo". Recentemente scrittori e altre personalità avevano manifestato in favore del modello Riace, come lo scrittore Roberto Saviano e padre Alex Zanotelli. Anche l'attore Beppe Fiorello aveva giurato una fiction dedicata alla vita del sindaco calabrese. La Procura invece ha rinviato a giudizio il sindaco per la gestione dei profughi e per gli appalti della gestione dei rifiuti.