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lunedì 12 maggio 2025
 
Inclusione sociale
 

Arriva la prima Barbie cieca con bastone bianco e rosso

24/07/2024  La bambola è stata creata da Mattel per rendere i bambini non vedenti e ipovedenti maggiormente rappresentati nella società. Un risultato a cui ha collaborato anche l'American Foundation for the Blind (la fondazione americana per le persone cieche)

A più di sessant'anni dalla nascita della prima Barbie e - a un anno di distanza dal successo dell'omonimo con film con Margot Robbie e Ryan Gosling -, l’azienda di giocattoli Mattel lancia la sua prima Barbie non vedente. Un giocattolo che affianca la bambola con l'apparecchio acustico «creata per rendere i bambini non vedenti e ipovedenti più rappresentati all'interno della società», dicono dall’azienda. Un prodotto - disponibile online e in negozio - alla cui realizzazione ha collaborato l'American Foundation for the Blind (la fondazione americana per le persone cieche) per garantire che tutto, dagli occhi della bambola all’abbigliamento, fino al bastone di accompagnamento bianco e rossa rappresentasse accuratamente le persone con cecità e ipovisione. Con il principio di inclusione ben in mente, l’azienda ha realizzato i vestiti in modo tattile, compresa la maglietta di raso rosa e una gonna di tulle viola. In modo che i bambini e le bambine con problemi alla vista riconoscano ogni capo di abbigliamento e, complici dettagli come le chiusure a occhiello sul retro del top a e l'elastico in vita della gonna, possano vestire la bambola più facilmente. Anche la confezione è più accessibile rispetto e include la parola Barbie scritta in braille, un sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti, messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà dell’800.

Questa bambola, così quella con l'apparecchio acustico, fanno parte di Barbie Fashionistas, ossia la collezione lanciata dal marchio di giochi nel 2009 che per la prima volta comprendeva anche una serie di bambole con diverse corporature diverse e differenti tonalità di pelle, per abbracciare le istanze di inclusività attuali. In quella linea sono state create anche una bambola con una protesi alla gamba e una in sedie a rotelle, oltre a un Ken con vitiligine, ossia quella malattia autoimmune che causa la perdita di pigmentazione nella pelle. Oltre alla prima Barbie non vedente, Mattel ha stretto una partnership con l'organizzazione americana National Down Syndrome Society per lanciare, prossimamente, la prima bambola afrodiscendente con la sindrome di Down.

 

 

Foto © Mattel

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