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mercoledì 07 giugno 2023
 
 

Artisti all'opera per mandare volontari “a quel Paese”

24/08/2013  Al via il Ferrara Buskers Festival, giunto alla 26° edizione. Dal 24 agosto al 1° settembre la città emiliana ospita musicisti, attori, giocolieri e cantanti di strada. Ma anche i volontari della Ong Ibo Italia. Perché quest'anno lo scopo è finanziare la partenza di 600 giovani per fare cooperazione internazionale.

«Questa esperienza mi ha permesso di partecipare attivamente a un desiderio di un mondo più giusto, attraverso il contatto diretto con una cruda realtà». Così Chiara, volontaria di Ibo Italia, al ritorno dall'America Latina.

L'Organizzazione non governativa, con sede a Ferrara, è impegnata nella formazione di giovani interessati a servizi di volontariato in aree disagiate.

Volontariato internazionale, servizio civile, campi di lavoro nel sud del mondo: attività che lasciano il segno, ma che stanno avendo vita difficile perché la crisi ha ridotto i finanziamenti. Ma privare un giovane di un'esperienza di vicinanza a chi soffre è negargli un pezzetto di vita. Con questa consapevolezza, Ibo Italia partecipa al Ferrara Buskers Festival. Dal 24 agosto (con anteprime giovedì 22 nel centro storico di Venezia, dalle 18.30 alle 22, e il 23 nel centro storico di Comacchio, dalle 21.30 alle 24) e fino al primo settembre, musicisti, attori, giocolieri e cantanti, provenienti da tutto il mondo (Busker significa artista di strada), rallegreranno vie e piazze della cittadina emiliana.

Una manifestazione giunta alla ventiseiesima edizione e che lo scorso anno ha visto 800 mila visitatori. Alle porte d'ingresso della città ci saranno 14 volontari Ibo, 7 italiani e 7 provenienti da Russia, Belgio, Taiwan e Cina. Accoglieranno i visitatori, racconteranno loro la propria voglia di “andare a quel Paese” per aiutare chi è nel bisogno e chiederanno un contributo per realizzare questo sogno.

In cambio dell'offerta, doneranno il simbolino del “busker ad honorem”. Il 30% di quanto raccolto servirà per permettere la partenza di 600 giovani, il resto servirà al sostentamento del festival stesso.

Si chiama Grande Cappello quest'iniziativa di solidarietà, perché richiama l'artista di strada che proprio con quel cappello si sostiene. Nel 2012 l'obiettivo è stato l'emergenza terremoto in Emilia, con oltre 80 mila euro raccolti, quest'anno è il supporto al volontariato internazionale. Perché i giovani hanno voglia di impegnarsi per costruire un mondo migliore.

«Il 2012», dicono da Ibo Italia, «ha registrato un trend in crescita sia del numero di volontari (passati da 595 a 669) che delle ore di volontariato: da 62.691 a 82.033. Le donne hanno superato i maschi, 168 a 133; l'età va dai 15 agli over 30, con una punta massima tra i 20 e 25 anni».

er chi volesse informazioni, uno stand sarà allestito nei pressi dell'infopoint centrale, di fianco al Duomo. Inaugurazione con i saluti istituzionali e accoglienza di volontari e artisti il 24 alle 17, nella piazza municipale di Ferrara.

«Ho conosciuto persone belle, ho relativizzato abitudini e costumi che davo per scontati. Parti convinto di lavorare, sudare, costruire, poi torni e ti rendi conto di non aver cambiato quasi nulla dell'ambiente circostante, ma di esserti restaurato un pochino tu». Paola, tornata da una missione in Repubblica Ceca.

 
 
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