Il tempo, si sa, passa per tutti. E con
gli anni arrivano inesorabili anche i
dolori alle articolazioni. L’artrosi è
la principale forma di artropatia e
rappresenta una delle più frequenti cause
di dolore e di disabilità, nonché di ridotta
indipendenza, nell’adulto.
Una patologia cronica che sta diventando
sempre più rilevante e prevalente anche
a causa dell’invecchiamento della popolazione
e dell’incremento dell’obesità,
l’artrosi è al secondo posto tra gli acciacchi
degli over 50. Le parti più colpite sono
l’anca e il ginocchio.
Almeno il 40 per cento delle persone
oltre i 65 anni soffre di osteoartrosi sintomatica
di anca o di ginocchio. L’importanza
del trattamento di questa malattia non
può essere trascurata, soprattutto per
l’impatto sulla mobilità. Normalmente,
la cura è farmacologica, tuttavia il carattere
degenerativo e cronico della patologia
richiede terapie prolungate nel tempo
e i comuni farmaci utilizzati hanno effetti
collaterali non trascurabili, che possono
manifestarsi, in particolare, in caso di assunzioni
continuate.
Da che cosa è causata l’artrosi? Tutto risiede
nella cartilagine che, soggetta a sollecitazioni
di vario tipo, si assottiglia sempre
di più e purtroppo non è in grado di
rigenerarsi da sola. Il risultato è un peggioramento
che causa dolore e una minore
mobilità dell’arto.
I sintomi sono molteplici: dolore (soprattutto
quando si salgono le scale), sensazione
di scricchiolio del ginocchio o
gon ore di quest’ultimo, difficoltà a camminare,
debolezza... La diagnosi si effettua
attraverso una radiogra a, possibilmente
eseguita sotto carico (in piedi) che mostra
eventuali danni alla cartilagine.
Non tutti sanno, inoltre, che la degenerazione
può insorgere anche in giovane
età. Traumi o microtraumi avuti anni
addietro, uno stile di vita sedentario, predisposizione genetica o debolezza muscolare
possono provocare un aumento del
peso che, in normali condizioni è sostenuto
dalla cartilagine senza problemi, e che
col tempo provoca un danneggiamento
precoce dei tessuti.
Nel trattamento dell’artrosi un ruolo
molto importante è riconosciuto alla terapia
iniettiva intra-articolare. Sono molteplici
le sostanze utilizzate: corticosteroidi,
acido ialuronico, Platelet rich plasma (pappa
piastrinica) o fattori di crescita e molto
numerosi sono gli studi dedicati a tale
ambito. Le iniezioni intra-articolari, specialmente
se condotte attraverso la guida
ecogra ca, rappresentano ormai una terapia
piuttosto utilizzata e diffusa e probabilmente,
a oggi, quelle effettuate con acido
ialuronico sono una delle più valide strategie
terapeutiche, come anche confermato
da recenti progressi scientifici.
Ulteriori possibilità di trattamento sono
possibili grazie alla sioterapia: idrochinesiterapia
(fisioterapia in acqua), rieducazione
motoria, esercizio terapeutico,
attività fisica adattata, laserterapia, elettroterapia,
ultrasuono-terapia e una dieta
opportuna (si veda il n. 9 di BenEssere).
Esistono inoltre integratori a base di varie
sostanze come acido ialuronico, associati
o meno a estratti vegetali con proprietà
antin ammatoria, e, sebbene questi prodotti
da soli non siano sufficienti, possono
tuttavia rappresentare un complemento
utile e privo di rischi particolari.
Per evitare danni precoci alla cartilagine,
riducendo quindi tutte le complicazioni
legate all’artrosi al ginocchio, è sicuramente
consigliato fare attività sportiva per
aumentare il tono muscolare ma sempre
ricordandosi di non esagerare: i muscoli,
infatti, fungono da scudo delle articolazioni
tenendole al riparo da eventuali traumi,
ma eccedere con l’esercizio fisico potrebbe
accelerare l’usura della cartilagine,
pertanto bisogna fare attenzione.
Non si deve mai dimenticare che aver
cura di sé in tutti i sensi è il primo passo
per vivere una vita all’insegna del benessere
sia fisico sia mentale, ma tutto sempre
entro i propri limiti.