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venerdì 13 settembre 2024
 
la nomina
 

AscoVilo, Giovanna Prandini eletta presidente: «Rilanciare il settore con ristoratori ed enoteche»

01/05/2021  Il Consiglio direttivo dell'associazione consorzi vini lombardi si rinnova e pianifica il futuro 'post-covid' puntando alla territorialità e alla promozione. A guidare l'ente per il prossimo triennio sarà il neo eletto presidente Giovanna Prandini, imprenditrice agricola bresciana in rappresentanza del Consorzio Garda Doc

Il consiglio direttivo di Ascovilo, l’associazione consorzi vini lombardi, si rinnova e pianifica il futuro post-covid puntando alla territorialità e alla promozione. A guidare Ascovilo per il prossimo triennio sarà il neo eletto presidente Giovanna Prandini, (nella foto in alto), imprenditrice agricola bresciana in rappresentanza del Consorzio Garda Doc, affiancata dai vice Andrea Giorgi (Oltrepo) e Aldo Rainoldi (Consorzio di Tutela Vini Valtellina). In AscoVilo siedono i rappresentanti del consorzio Lugana e Valtenesi, i colli mantovani con la doppia anima delle colline moreniche e del Lambrusco, poi il Moscato di Scanzo, la Valcalepio, il Consorzio terre Lariane, l’Oltrepo pavese e la Valtellina con la sua agricoltura eroica di montagna senza dimenticare il Botticino, il Montenetto e il Consorzio di San Colombano.

Giovanna Prandini riceve quindi il testimone da Vincenzo Bertola, alfiere della Valtenesi, che ha avuto il merito di pianificare la rinascita del consorzio lombardo e la sinergia con Consorzio Grana Padano per la promozione all’estero grazie alla misura «1144» che porterà risorse importanti per i territori.

«La mia nomina è avvenuta all’unanimità e questo indica l’unità di Ascovilo nel perseguire i nuovi obiettivi - ha rimarcato Giovanna Prandini -. Mai come in questo momento penso che si percepisca la necessità di fare insieme un lavoro di valorizzazione dei vini di Lombardia. Abbiamo trovato subito la giusta sinergia con la Regione che con UnionCamere sostiene progetti importanti come Vinitaly. Da qui dobbiamo ripartire per affrontare la nuova sfida di riconquista del mercato dopo il Covid. I nostri principali ambasciatori, che sono i ristoratori e le enoteche, hanno vissuto insieme ai produttori un momento molto difficile. Gran parte di noi ha fatto dell’enoturismo, dell’accoglienza in cantina e della vendita del vino alla ristorazione al canale Horeca le proprie forze commerciali prevalenti e il Covid ha messo in discussione questo sistema tradizionale lasciandoci spiazzati. L’emergenza sanitaria ora lascia una grave crisi economica per molte attività».

Guardando ai territori il presidente Ascovilo va oltre. «Partiamo dalla valorizzazione di ciò che di grande c’è in Lombardia», ha proseguito Prandini», Il vino ha un enorme potenziale. Dobbiamo partire facendo rete e sinergia: il territorio promuove il vino, il vino promuove il territorio». Di più. «Un cambiamento è necessario - ha chiuso il presidente AscoVilo -. Produrre un vino buono è condizione necessaria per essere sul mercato ma non è condizione sufficiente per dare la giusta redditività alle nostre imprese. Abbiamo l’ambizione di poter rappresentare un pezzo importante della storia del vino e della tradizione italiana. Non possiamo non avere come nostri alleati i ristoratori, con le loro carte vini che dovranno sempre più essere lombarde in Lombardia, ed enoteche a raccontare tutta la filiera di eccellenza».

E il futuro prossimo vede anche la collaborazione con Consorzio Grana Padano. «La misura 1144 ci consentirà di avviare un programma triennale di promozione e formazione nell’ambito dell’asse strategico costruito tra AsoVilo e Grana Padano - ha spiegato Giovanna Pradini -. Il progetto è in fase di attuazione e il merito è da riconoscere a Vincenzo Bertola che ha avuto la lungimiranza di pensare ad un percorso che potesse portare il nostro vino anche oltre i confini italiani fino alla Germania e nel Regno Unito. Ma il primo passo rimane quello di rafforzare la presenza dei vini Lombardi proprio sul territorio di produzione. La cultura dei nostri vini va diffusa capillarmente. Fatto questo saremo pronti a guardare ai mercati italiani ed esteri».

Nel solco tracciato da Giovanna Prandini si trova anche la Regione Lombardia. «In questi anni stiamo rilanciando la Lombardia come una grande regione del vino - ha sottolineato Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura -, per la qualità straordinaria dei prodotti e per il connubio indissolubile con i territori in cui vengono prodotti. Anche nei prossimi mesi avvieremo una massiccia campagna di comunicazione istituzionale dedicata al vino lombardo, partendo dall'iniziativa #iobevolombardo che promuove il consumo dei nostri vini nei ristoranti, nei bar e nelle enoteche della nostra regione. La collaborazione con Ascovilo sarà sempre più stretta. Faccio le congratulazioni alla presidente Prandini, professionista eccellente che saprà dare un valore aggiunto al lavoro di Ascovilo, e ringrazio il presidente uscente Bertola. La Regione Lombardia sarà sempre a disposizione per azioni di tutela dei produttori vitivinicoli e per mettere in campo interventi di promozione».

 
 
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