Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 07 ottobre 2024
 
Colloqui col Padre
 

Asili horror: giustizia è fatta, ma chi pensa al trauma dei bimbi?

29/06/2017 

Gentilissimo direttore, scrivo dopo aver sentito al telegiornale dei bambini picchiati in una scuola materna. Le maestre creavano in loro paura e angoscia, al punto che molti non volevano più mettere piede in quell’asilo. Certe situazioni vissute in tenera età ti segnano più di quelle dell’adolescenza o dell’età adulta. Queste maestre sono state denunciate dai genitori e rinviate a giudizio. La cosa più difficile è però aiutare questi bambini a riprendersi dal trauma. Certe cose non si dimenticano tanto facilmente.

Il lavoro delle maestre non consiste solo nel fare giocare il bambino ma nell’offrire una giusta e sana educazione. Un rimprovero è giusto farlo, ma con parole adeguate. Mai si devono alzare le mani sui bambini indifesi. Mi viene in mente un fatto tristissimo accaduto in una scuola elementare di Milano nel 2007, quando una maestra tagliò la lingua a un alunno: subito arrivò il licenziamento da parte dell’allora ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, il quale disse che davanti a fatti di questo tipo ci deve essere tolleranza zero. Visto che fatti di questo tipo si ripetono sempre più spesso, mi chiedo se avranno mai una fine.

MARCO GIRALDI - Prato

Il lavoro delle maestre d’asilo non è facile. Oltre alla preparazione pedagogica specifica, devono avere anche una tenuta emotiva adeguata. Perché, come scrivi tu, caro Marco, certe situazioni vissute in tenera età ti segnano fortemente. È importante, perciò, che ci sia anche una valutazione sulle capacità attitudinali delle maestre. Ed è necessario segnalare le situazioni problematiche prima di tutto ai responsabili della scuola. C’è poi una questione di mentalità: talvolta anche in casa ci può essere chi ritiene valide le punizioni corporali o le parole che spaventano i piccoli. In realtà non servono a molto, anche se nell’educazione ci vuole pure una certa dose di fermezza per aiutare i bambini a crescere bene. Anche i «no» sono necessari, per il bene dei propri figli. C’è un’ultima cosa da dire: anche se i maltrattamenti balzano agli onori della cronaca, i casi sono pochi e isolati. Inoltre, i bambini possono sempre superare eventuali traumi grazie all’affetto, all’amore dei genitori e di tanti educatori all’altezza del loro compito.

I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo