A Mosca si rimaterializza il fantasma di Beslan, incrociato con quello del Bataclan, la sera del 22 marzo un gruppo di uomini armati, in mimetica, ha fatto irruzione nel quartiere di Krasnogorsk, fuori e dentro la sala da concerti Crocus City Hall, la più grande di Mosca capace di accogliere oltre 6mila persone, dove stava per esibirsi la rock band Picnic, sparando sugli spettatori per poi appiccare un incendio forse con granate o molotov. Un bilancio provvisorio dei servizi di sicurezza russi conta oltre 80 persone uccise e oltre cento ferite, ci sarebbero anche bambini. Qualche ora dopo l'Isis ha rivendicato l'attacco. "Miliziani dello Stato islamico", si legge in un messaggio sul canale Telegram del gruppo jihadista, "hanno attaccato un grande raduno di cristiani russi alla periferia di Mosca" e poi si sono "ritirati sani e salvi nelle loro basi".
Al momento non risultano italiani presenti ma la Farnesina si è attivata per saperne di più. Alcuni video mostrano assalitori che sparano a sangue freddo. In altri, uno dei quali diffuso da Novaja Gazeta Europa, si vedono tante persone cercare di fuggire tra i corpi. Gli assalitori sarebbero fuggiti, fonti di agenzia parlano di arresto di sospettati. La Russia ha cancellato per precauzione tutti gli eventi che implichino il radunarsi di masse di persone, sono stati rinforzati i controlli negli aeroporti.
L’assalto contro civili inermi ha suscitato la condanna del mondo: dall’Unione Europea alla Casa bianca. «Il crudele attentato terroristico consumato a Mosca invoca la più ferma condanna. Orrore ed esecrazione debbono accompagnare la violenza contro tutte le innocenti vittime civili. Combattere ogni forma di terrorismo deve essere un impegno comune a tutta la comunità internazionale», ha scritto in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «L'orrore del massacro di civili innocenti a Mosca è inaccettabile. Ferma e totale condanna del Governo italiano a questo efferato atto di terrorismo. Esprimo la piena solidarietà alle persone colpite e ai familiari delle vittime», il commento di Giorgia Meloni.
Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense, John Kirby, «non sono al momento segni del coinvolgimento dell'Ucraina o di ucraini». Anche la presidenza ucraina e il corpo dei volontari russi hanno negato ogni coinvolgimento. Mentre l'ex presidente e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, il falco Dmitry Medvedev ha affermato: «Se fosse accertato che dietro ci sono terroristi del regime di Kiev, dovranno essere tutti trovati e uccisi senza pietà, compresi i leader dello Stato che ha commesso tali atrocità». Mentre da Kiev l'Intelligence ha parlato dell'attacco come di «una provocazione deliberata da parte del regime di Putin». Nei giorni scorsi l'intelligence russa aveva affermato di aver sventato un attentato pianificato contro una sinagoga, da una cellula del Wilayat Khorasan, branca afghana dell'Isis, apparsa nel 2014, che si pone come obiettivo la fondazione di un nuovo califfato che riunisca vari Paesi asiatici, tra cui l'Afghanistan, il Pakistan, l'Iran, ma anche alcune ex repubbliche sovietiche, come il Turkmenistan, il Tagikistan e l'Uzbekistan.