C’è una nuova sigla nel panorama delle alleanze militari e politiche mondiali. Si chiama Aukus e la sua nascita ha fatto imbestialire soprattutto due paesi, la Francia e la Cina.
L'alleanza Aukus è stata annunciata mercoledì dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dal primo ministro britannico Boris Johnson e dal suo omologo australiano Scott Morrison. Aukus è l’acronimo di Australia, United Kingdom (UK) e Stati Uniti (US). L’alleanza strategica prevede la fornitura da parte degli Stati Uniti all’Australia della tecnologia per la produzione di sottomarini a propulsione nucleare. Una tecnologia che finora gli americani avevano condiviso soltanto con i britannici. L’alleanza prevede inoltre una stretta collaborazione in settori come la cybersicurezza e l’intelligenza artificiale e la condivisione di tecnologie di difesa navali.
L’ annuncio dell’alleanza ha fatto infuriare la Francia che vede così diventare carta straccia l’accordo per la fornitura di 12 sottomarini a propulsione convenzionale all’Australia per 56 miliardi di euro.
Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian ha definito l'annuncio una "pugnalata alle spalle”, una "decisione brutale, unilaterale e imprevedibile" che gli ha ricordato l'ex presidente Donald Trump. Per rappresaglia i diplomatici francesi a Washington hanno annullato un gala per celebrare i legami tra Stati Uniti e Francia. "È un momento molto triste", ha detto l'ex ambasciatore francese negli Stati Uniti, Gérard Araud, al programma World Tonight della BBC.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken si è sforzato di correre ai ripari e ha definito la Francia "un partner vitale" affermando che Washington continuerà a lavorare "incredibilmente a stretto contatto" con Parigi.
Ma il colpo per la Francia è duro e il quotidiano francese Le Figaro considera l’alleanza “una Trafalgar per la diplomazia francese”, facendo riferimento alla battaglia di Trafalgar del 1805 che vide la sconfitta delle flotta francese.
Sebbene Biden, Johnson e Morrison non abbiano menzionato la Cina, Aukus è ampiamente considerato come uno sforzo per contrastare l'influenza di Pechino nel conteso Mar Cinese Meridionale. Infatti la reazione di Pechino non si è fatta attendere. Zhao Lijian, portavoce della diplomazia cinese, ha parlato di un'iniziativa "estremamente irresponsabile", che "mina gravemente la pace e la stabilità regionali, intensifica la corsa agli armamenti e compromette gli sforzi internazionali di non proliferazione nucleare”. Zhao Lijian ha aggiunto che il rischio di questo "obsoleto pensiero a somma zero della Guerra Fredda alla fine è quello di spararsi ai piedi”.
Anche l’Unione Europea è stata colta di sorpresa dalla nascita di Aukus. Ci si chiede quali saranno le ripercussioni sulla Nato provocate dalla nascita di questa “Nato del Pacifico”. La mossa americana ripropone con forza il tema di una politica di difesa comune europea. Un summit sulla difesa europea si svolgerà proprio nel 2022, durante il semestre di presidenza francese del Consiglio dell’Unione europea