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domenica 24 settembre 2023
 
 

Aumentano le moschee in Italia

15/06/2010  Islam seconda religione. In un Rapporto sul contrasto del terrorismo i numeri in Italia. Ma è arbitrario ogni accostamento tra terrorismo e Islam.

Cresce in Italia  il numero delle moschee e dei luoghi utilizzati dalle comunità musulmane con l'incremento dell'immigrazione proveniente dai Paesi di tradizione islamica. Sono oggi 164 moschee e 222  luoghi di culto. A questi vanno aggiunti 120 centri culturali e 275 sedi di associazioni. I dati sono contenuti nel primo  rapporto realizzato dalla fondazione  Icsa (Intelligence culture and strategic analysis).

 L’indagine, nata con l’obiettivo principale di raccogliere informazioni utili a contrastare il terrorismo internazionale, offre comunque anche lo spunto per approfondire la conoscenza della presenza musulmana in Italia. E’ infatti assolutamente arbitraria ogni equazione tra terrorismo e fede islamica. I fedeli dell'islam sono circa un milione in Italia, per la quasi totalità sanniti. L’Islam è così la seconda religione praticata nel Paese. Secondo il Rapporto, presentato a Roma nella sede dell’Associazione della stampa estera, sono solo due le moschee italiane che  rispondono ai canoni architettonici  islamici: la grande moschea di Monte  Antenne nella Capitale e quella Al Raham a Milano-Segrate. Le altre sono  costituite da immobili adibiti a sale di preghiera, per lo più  garage, capannoni e appartamenti.

 Gli  Imam, quelli  presenti nei luoghi di culto sono 161, mentre quelli delle  moschee risultano essere 110. Tra il 2003 e il 2009, si legge nel Rapporto, sono stati emanati dieci  provvedimenti di espulsione di Imam dal territorio nazionale. Ma il testo fa rilevare anche i musulmani sono le prime vittime del terrorismo islamico. La notizia è stata riportata in prima pagina dall’Osservatore Romano di oggi con grande rilevanza: “A dispetto dei proclami contro il nemico occidentale, più del 90 per cento delle vittime del terrorismo jihadista, dal 2001 ad oggi, è costituito da musulmani”.  

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