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lunedì 07 ottobre 2024
 
 

Dalla privacy al gas, la selva delle authority

10/03/2014  Hanno il compito di controllare servizi di utilità pubblica. Ma spesso si rivelano solo un aggravio di costi (e poltrone). Ecco quali sono le autorità amministrative indipendenti nel nostro Paese.

Sono tante, forse troppe. E se alcune - come la Consob, che regola la Borsa e i mercati finanziari - sono conosciute, almeno a grandi linee, e dotate di un certo prestigio, di altre non si sa quasi nulla, a malapena se ne conosce l'esistenza. Espressione della deregulation del potere statale, le authority, o autorità amministrative indipendenti, sono enti di diritto pubblico dotati di personalità giuridica con il compito di controllare un particolare settore dell'economia, dell'ordinamento sociale, o particolari servizi, tutelando gli interessi della collettività e i diritti dei cittadini. Ogni authority è indipendente, cioè dotata di potere di vigilanza nel suo settore di competenza.

La prima a nascere è stata, per l'appunto, la già citata Consob, nel 1974; ad essa è poi seguito l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (Ivass) nel 1982. Ma, a partire dagli anni '90, si è verificata una proliferazione di agenzie sulla base del principio della delega dei poteri. Nel frattempo, una è stata sopressa: l'Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, creata nel 2001, nel 2012 ha trasferito le sue funzioni al ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Ma per una authority che viene chiusa, ne nascono quasi contemporaneamente altre. E' il caso della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche, voluta nel 2009 dall'allora ministro della Funzione pubblica Brunetta che voleva così combattere il fenomeno dei cosiddetti "fannulloni". Tra le ultime nate, c'è l'Autorità di regolazione dei trasporti con sede a Torino: tra i suoi compiti, anche quello di definire i livelli di qualità dei servizi di trasporto.

Nel 2011 è stata creata l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza (attualmente il Garante è Vincenzo Spadafora, già presidente di Unicef Italia): il suo compito è assicurare la tutela dei diritti dei minori in conformità alle norme e convenzioni internazionali (in particolare la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia approvata nel 1989) nonché sulla base delle legislazione italiana. Un'altra authority di cui si sente parlare spesso è il Garante per la protezione dei dati personali (istituito nel 1996), con lo scopo di vigilare il corretto trattamento dei dati e il rispetto dei diritti fondamentali del singolo in qualunque settore. Di lunga data è la cosiddetta Antitrust, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (1990), un'istituzione di respiro internazionale: nel mondo sono almeno cinquanta i Paesi che hanno una legislazione antitrust. Nel 1997 è nata invece l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom): l'agenzia ha competenza sia su radiotelevisione ed editoria sia su telecomunicazioni (una situazione atipica in ambito europeo).

Le altre autorità attualmente operative sono l'Agenzia per l'Italia digitale, le Autorità garanti del contribuente per il fisco e la burocrazia, quella per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, la Commissione di garanzia dello sciopero, quella di vigilanza sui fondi pensione e l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico: creata nel 1997, tra i suoi compiti ha quelli di vigilare sulla qualità dei servizi, sulla sicurezza e sull'accesso alle reti, di stabilire le tariffe per l'uso delle infrastrutture, promuovere l'uso razionale dell'energia e la diffusione di misure per lo sviluppo sostenibile. Non si tratta tecnicamente di un'authority, ma si può aggiungere a questa lista per le funzioni che esercita, il Commissario straordinario per la revisione della spesa Carlo Cottarelli, che ha il compito di formulare un piano di proposte sulla gestione della spending review.   

 
 
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