Fa riferimento al Vangelo di domenica 20 gennaio, quello che racconta le nozze di Cana per dire che la prima giornata di tregua «è stata come le nozze della Terra Santa. « È stata una giornata storica. Ho avuto la fortuna di parlare sia con a gente di Gerusalemme che con quella del nord perché sono andato a celebrare proprio a Cana di Galilea. Ieri non sono state le nozze di Cana, ma quelle di tutta la Terra Santa. È stato un giorno finalmente diverso dopo 471 in cui abbiamo sentito sempre guerra, sempre morti, distruzioni, missili. Finalmente ho visto il sorriso sui visi delle persone e ho potuto parlare anche con la gente di Gaza e sentire quanto erano contenti». Padre Faltas pensa anche alle «famiglie degli ostaggi che, dopo tutti questi giorni e questi morti, hanno potuto riabbracciare tre dei loro cari. Un momento molto bello per tutti, per tutti».
Adesso, però, anche lui spera che la tregua possa reggere e che sia «l'inizio di un progetto. Il processo di pace deve andare avanti per arrivare a una pace duratura. Sono 70 anni che c'è questa guerra tra palestinesi e israeliani, 70 anni di vittime, morti, distruzioni. Penso che adesso è venuto il momento di mettere fine a tutto questo. Se no lo facciamo adesso, dopo tutte queste vittime da tutte e due le parti, palestinesi e israeliani, quando si farà la pace? Questo è il momento giusto per una pace vera».
Il francescano spiega che a Gaza stanno entrando gli aiuti, «nella prima giornata di tregua almeno 525 camion e poi, secondo l'accordo, ogni giorno ne devono entrare 600 con l’impegno dell’Egitto». Aiuti che «devono andare alla povera gente». Pensando alle immagini che hanno inquadrato diversi miliziani di Hamas armati per le strade di Gaza padre Ibrahim sottolinea che «devono dimostrare a tutti che questi aiuti umanitari arrivano alla gente che ha bisogno». E, per il futuro, immagina un ritorno nella Striscia, dell’Autorità nazionale palestinese. «Spero che anche Israele aiuti questo ritorno di Abu Mazen e dell’autorità della Cisgiordania sulla Striscia. L’Anp è pronta e credo che questa sia l’unica soluzione per raggiungere la pace».