Guiderà la più antica e diffusa associazione italiana di credenti laici per tre anni, fino al 2017. Matteo Truffelli è il nuovo presidente nazionale dell'Azione cattolica (Ac). La nomina è stata comunicata nel pomeriggio di mercoledì 21 maggio dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), nel corso dei lavori dell’Assemblea generale dei vescovi.
Il Consiglio permanete della Cei ha scelto il professore Matteo Truffelli all’interno della terna di nomi che il Consiglio nazionale dell’Azione cattolica italiana aveva indicato dopo la conclusione della quindicesima assemblea nazionale dell’associazione. Emiliano, 44 anni, sposato con Francesca Bizzi, Matteo Truffelli è docente di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Parma. Delegato regionale di Ac per l’Emilia Romagna negli ultimi due trienni (dal 2008 al 2014). Ha diretto l’Istituto per lo studio dei problemi politici e sociali “Vittorio Bachelet”, del cui Consiglio scientifico è attualmente membro. Succede a Franco Miano.
Matteo Truffelli è il nuovo presidente nazionale dell'Azione cattolica italiana.
«A tutti i nostri vescovi», ha affermato Truffelli nella sua prima
dichiarazione da presidente, «mi sento di dire in questo momento che,
come abbiamo scritto nel messaggio finale della quindcesima assemblea
nazionale dell’Azione cattolica italiana "noi ci siamo, nei piccoli
centri di mare o di montagna, come nei grandi conglomerati urbani, nei
quartieri dove straripa il malaffare e nelle cittadine operose e
produttive. Ci siamo per sostenere la ricerca di senso e speranza che
alberga nel cuore di ciascuno. Ci siamo per costruire “sentieri di
gioia” con i ragazzi, i giovani e gli adulti dei nostri territori. Ci
siamo per testimoniare l’amore privilegiato di Dio verso chi si sente
vinto dalle difficoltà, in particolare i giovani senza lavoro, le
famiglie in crisi, gli anziani soli, gli immigrati sfruttati, i poveri
senza speranza". L’impegno che attende l’Associazione si colloca
nel solco del cammino compiuto in questi anni. Sento forte la
gratitudine per i miei predecessori, in particolare per Franco Miano,
che ha vissuto il suo servizio associativo con straordinaria generosità,
intelligente sapienza, profonda umanità e grande fede».