A causa della pandemia l’insicurezza alimentare in Italia è cresciuta in modo allarmante; secondo i dati Istat, 5,6 milioni di italiani sono in condizione di povertà assoluta. L’organizzazione umanitaria internazionale Azione contro la fame, impegnata da 40 anni nella lotta contro la fame e la malnutrizione infantile in 50 Paesi, promuove il progetto “Dall’emergenza all’autonomia”, un’attività pilota che consiste nell’accompagnare i beneficiari da una difficoltà concreta di accesso al cibo e a un’alimentazione sana fino a raggiungere la piena autosufficienza.
L’iniziativa poggia su tre punti cardine: sostegno alla spesa con tessere spesa mensili, che integrano le entrate e consentono l’acquisto di cibo e beni di prima necessità; educazione alimentare per indirizzare i beneficiari verso una dieta sana e bilanciata che favorisca la salute e il benessere del nucleo familiare; un’attività di formazione finalizzata allo sviluppo delle competenze personali, sociali e professionali per favorire l’occupabilità e costruire la sicurezza alimentare nel lungo periodo.
Il progetto, che rientra nell’ambito della campagna internazionale “Mai più fame”, parte a Milano con il coinvolgimento di 50 famiglie vulnerabili delle periferie, riservando particolare attenzione a quelle con due o più figli, donne in gravidanza o neomamme, donne vittime di violenza, genitori disoccupati o con lavori occasionali. L’intervento si unisce alle azioni già intraprese dalla rete di solidarietà attiva intorno al nuovo Hub contro lo spreco alimentare del quartiere Gallaratese – uno spazio pubblico adibito a centro di stoccaggio e distribuzione degli alimenti recuperati alle Onlus - e coinvolge nel gruppo di lavoro, oltre ad Azione contro la fame, varie organizzazioni: Terre des Hommes Italia, Croce Rossa Italiana - Comitato di Milano, Associazione IBVA, Fondazione Cariplo e Programma QuBì, FoodPolicy, Politecnico di Milano e Fondazione Milan.
A sostegno del progetto “Dall’emergenza all’autonomia” è stata attivata una raccolta fondi sulla piattaforma “For Funding” promossa da Intesa Sanpaolo e dedicata alle organizzazioni non governative e alle associazioni non profit che promuovono e finanziano progetti di solidarietà sociale.
«In questa difficile congiuntura economica, acuita dall’impatto del Covid19», ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame, «l’insicurezza alimentare ha dimostrato di sapersi incuneare in modo assai veloce anche nei Paesi considerati "sviluppati". Siamo, in tal senso, chiamati a non ‘archiviare’ la pandemia come fenomeno esclusivamente sanitario: occorre accendere i fari dell’opinione pubblica anche sulle nuove sofferenze generate dalle pur necessarie misure di contenimento dei mesi scorsi. In quest’ottica, con l’obiettivo di attuare una misura "anticiclica", abbiamo pensato di attuare anche in Italia un intervento multisettoriale che non mira solo a dare cibo a chi non ce l’ha ma anche a offrire ai più vulnerabili la possibilità di gravitare dall’emergenza all’autonomia. Si tratta, d’altra parte, di una questione fondamentale di civiltà e di diritti: anche in Italia iniziamo concretamente a lavorare per garantire a ogni persona il diritto al cibo, all’acqua e ai mezzi necessari per garantire la salute e il benessere personale e della propria famiglia».