Cresce purtroppo nel nostro Paese il numero dei giovanissimi che ammettono di essere stati coinvolti nel gioco d’azzardo. Nel 2015 i giocatori tra i 15 e i 19 anni sono stati 60.000 in più dell’anno precedente, con un tasso di crescita del 3%.
Dal 2014 al 2015 infatti la percentuale è cresciuta dal 39 al 42%, con un 7% che riferisce di giocare anche 4 o più volte la settimana.
Sono i dati riferiti da Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa e responsabile dello studio EspadItalia, parte del progetto “European School Project on Alcohol and other Drugs”, indagine sui comportamenti a rischio tra gli adolescenti, che nel 2015 ha coinvolto un campione rappresentativo di circa 30 mila studenti italiani tra i 15 ed i 19 anni, in tutto il territorio nazionale.
Sono circa un milione gli studenti che riferiscono di aver giocato somme di denaro almeno una volta negli ultimi dodici mesi. L’aumento è generalizzato per tutte le fasce d’età, in quasi tutte le aree geografiche e per entrambi i sessi: anche se la percentuale più alta resta quella fra i ragazzi, 51% contro 32% delle femmine, l’incremento maggiore è quello di quattro punti registrato fra le ragazze 16-17enni, dal 27% al 31%.
Anche il 38% dei minori scolarizzati (15-17 anni), circa 550 mila studenti, riferisce di aver giocato d’azzardo nel 2015, mentre erano il 35% nel 2014. “Questa percentuale preoccupa anche perché fa segnare un’inversione di tendenza per la prima volta dopo 5 anni”, spiega la ricercatrice, “ dal 2010 al 2014 si era assistito infatti a una costante riduzione”.
Cambiano le tipologie di gioco. Dal 2010 è diminuito sensibilmente il numero di minori che giocano al Lotto e al Superenalotto, che è passato dal 31 al 21%, aumentano invece coloro che hanno giocato al Totocalcio o Totogol, che passano dal 10 al 29%. Tra i maschi troviamo al primo posto le scommesse sportive, le ragazze preferiscono il Gratta e vinci seguito dal Bingo.
Per quanto riguarda i luoghi preferiti dai giocatori, tra i giovanissimi perdono popolarità i locali pubblici non dedicati come bar e tabaccherie, mentre salgono le sale scommesse.
Rimane pressoché stabile rispetto al 2014 l’importo delle giocate. L’8% degli studenti giocatori dichiara di aver speso oltre 50 euro nell’ultimo mese, il 17% tra i 10 e i 50 euro, il 75% meno di 10.