Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 21 marzo 2025
 
 

Bagnasco: «Lavoro, vera priorità»

24/05/2013  Lo ha ricordato il presidente della Cei, al termine dei lavori dell’assemblea generale, richiamando poi il comunicato finale in cui si parla di “disorientamento delle famiglie".

Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, il giorno dopo l’incontro tra i vescovi italiani e il Papa, spiega e precisa quanto aveva detto Bergoglio circa il dialogo con la politica, affidato ai vescovi. Ai giornalisti ha detto che “il rapporto con la politica e le istituzioni affidata alle Conferenze episcopali è una regola, mai abrogata né in toto né in parte per nessuno”. Il riferimento del cardinale è al motu proprio “Apostolos suos” del 21 maggio 1998 di Giovanni Paolo II. Bagnasco ha aggiunto che “altri interventi o sono del magistero ufficiale e valgono per tutti, altrimenti sono auspici o eccezioni”.

Il riferimento chiarissimo è alla lettera che nel 2007 il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, indirizzo allo stesso Bagnasco appena nominato da Benedetto XVI alla guida della Cei, nella quale “circa i rapporti con le istituzioni politiche” assicurava la “cordiale collaborazione e la rispettosa guida della Santa Sede”. Ieri Bagnasco ha fatto riferimento alle lettera, ma non ha mai nominato il cardinale Bertone e ad una domanda precisa ha risposto che per lui quella lettera era “un auspicio” e non “un’eccezione”, semmai “una disponibilità a sostenere” il ruolo della Cei. Il presidente della Cei ha spiegato che le parole del Papa di ieri vanno intese con preciso riferimento al motu proprio di Wojtyla. Bagnasco ha anche ribadito la preoccupazione dei vescovi e la sua personale per la crisi, riferendosi soprattutto alla disoccupazione e alle difficoltà dell’industria italiana, per la quale chiede investimenti reali e non solo interventi sul piano della finanza. “Rischiamo di perdere i nostri gioielli, che invece non devono essere venduti. L’approccio esclusivamente finanziario ai problemi dell’industria limita il rilancio e lo sviluppo”.

I vescovi della Cei hanno definito anche il titolo del prossimo convegno ecclesiale nazionale che si svolgerà a Firenze nel 2015: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
3

Stai visualizzando  dei 3 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo