Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 14 novembre 2024
 
Cei
 

Bagnasco: “Senza etica pubblica non si fanno buone leggi”

21/05/2015  Il presidente della Cei chiude l'assemblea e lancia un monito sulle riforme: "Vanno fatte ma senza lasciarsi prendere dalla fretta".Poi spiega che sulla denuncia della corruzione la Chiesa italiana non sarà "timida". Diminuisce l'8 per mille ma aumentano i fondi per la carità. Per i preti stipendio bloccato da sette anni

“Le riforme? Vanno fatte senza lasciarsi prendere dalla fretta, premessa per risultati migliori”. E’ il messaggio del presidente dei vescovi italiani, il cardinale Angelo Bagnasco, al termine dell’assemblea della Cei. Bagnasco ha preso spunto dalla legge di riforma della scuola appena approvata dalla Camera e che ora approda al Senato per invitare il governo a stare attento alla qualità delle leggi e alla loro condivisione.

Ha detto che senza “etica pubblica non si fanno buone leggi”, ma ha ricordato anche che le “buone leggi” vanno poi “osservate”: “C’è un gran bisogno di etica persone e istituzionale”. Bagnasco ha richiamato le parole del Papa sulla corruzione e ha assicurato che sul tema la Chiesa italiana non sarà “timida”, sottolineando la decisione dell’assemblea di aggiornare la nota pastorale del 1991 “educare alla legalità”.

Bagnasco è intervenuto, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine dell’assemblea, anche sul Job Act ha ripetuto che la “flessibilità può andare bene nel mercato del lavoro”, ma ciò non portare al “lavoro precario e insicuro”.L’assemblea si è occupata anche del prossimo Sinodo ordinario sulla famiglia approvando la sintesi dei contributi delle varie diocesi che hanno risposto alle 46 domande inviate a dicembre dalla Segretaria generale del Sinodo dei vescovi. Ma, a differenza di quanto hanno fatto altre conferenze episcopali in Europa, la Cei ha deciso di attenersi ai suggerimenti del Vaticano che invitavano le Conferenze episcopali a non pubblicare la sintesi inviata in Vaticano.

Il contribuito della Cei è stato consegnato mercoledì 20 maggio alla Segreteria generale del Sinodo che sta preparando l’Instrumentum laboris per il prossimo Sinodo. La prossima settimana il testo verrà rivisto integralmente nel corso di una sessione plenaria della Segreteria del Sinodo dei vescovi alla presenza del Papa. Poi verrà tradotto in cinque e se ne attende la pubblicazione per l’inizio di giugno.

8permille

Diminuisce di 60 milioni di euro la cifra complessiva dell’otto per mille,che per il 2015 ammonta a 995 milioni di euro. Bagnasco ha spiegato che si tratta di una diminuzione dovuta a tre fattori: minor gettito fiscale generale, diminuzione del 2 per cento delle firme dei contribuenti che hanno scelto la Chiesa cattolica e la restituzione di 17 milioni di euro allo Stato dati alla Chiesa l’anno scorso per sbaglio.

Nonostante la minore disponibilità l’assemblea della Cei ha deciso di non diminuire, anzi di aumentare di 20 milioni di euro, il denaro destinato alla carità, mentre diminuiscono i soldi destinati alle nuove chiese. Bagnasco ha spiegato che nuove chiese sono “sempre meno necessarie”.

Aumenta anche la dotazione per i tribunali ecclesiastici regionali, a causa delle maggior cause di nullità matrimoniale. Il presidente della Cei ha spiegato che non aumenterà il contribuito forfettario di chi si rivolge ai tribunali e le maggior spese per perizie e consulenze verranno pagate dalla Cei, in attesa, ha detto, di una riforma strutturale dei tribunali che dovrebbe portare a minori spese. Invece resta ancora bloccato lo stipendio dei preti, la ex-congrua. Il blocco dura ormai da sette anni. Bagnasco ha osservato che “perdurando la crisi i sacerdoti danno così un segnale”: “Non possiamo aumentare e nessuno si lamenta”.
I sacerdoti ricevono uno stipendio che va da un minimo di 988 euro ad un massimo di 1866 euro lordi per 12 mensilità.

Le nomine

  

L’assemblea della Cei, oltre alle nomine dei nuovi presidenti delle dodici commissioni episcopale, ha eletto membri del prossimo Sinodo ordinario dei vescovi il cardinale Angelo Bagnasco, il cardinale Angelo Scola, il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla e il vescovo di Parma Enrico Solmi.

Tra le altre nomine c’è anche quella del nuovo portavoce dei vescovi italiani don Ivan Maffeis, che prende il posto di mons. Domenico Pompili nominato vescovo di Rieti. Altre nomine sono quella di don Valerio Pennasso, della diocesi di Alba, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, di don Marco Ghiazza della diocesi di Torino assistente nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi e di don Michele Pace della diocesi di Andria assistente nazionale del Movimento studenti di Azione Cattolica.

I vostri commenti
3

Stai visualizzando  dei 3 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo