(Nella foto Reuters qui sopra: il libro di Roald Dahl "Matilda", consigliato per avvicinare i bambini alla lettura. In copertina: Marcello Bramati)
I bambini di oggi, si sa, sono attratti più dalle nuove tecnologie che dalla lettura. E’ più facile vedere i più piccoli giocare con lo smartphone di mamma e papà, o stare davanti alla Play station, anziché sfogliare un libro di favole. Eppure far scoprire il piacere della lettura alle nuove generazioni non è una missione impossibile. In libreria infatti è appena uscito Leggere per piacere, come far crescere l’amore per i libri nei bambini dai 5 agli 11 anni (Sperling & Kupfer), di Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, uno strumento utilissimo per i genitori che vogliono far capire ai propri figli che la lettura non è un obbligo ma un’attività piacevole, proprio come lo è lo sport, o il gioco. Insomma un divertimento in più per occupare il tempo libero, soprattutto in vista delle vacanze estive.
Marcello Bramati, non dovrebbe essere compito della scuola avvicinare i bambini alla lettura?
«Le indicazioni degli insegnanti non bastano a far capire ai più piccoli che la lettura è prima di tutto un piacere e un divertimento. Le letture legate alla scuola, infatti, vengono percepite prima di tutto come un dovere. Per questo è fondamentale l’intervento dei genitori: sono loro che possono, facendo le mosse giuste, far scoprire ai bambini, fin dalla tenera età, la bellezza di un libro».
Quali sono le strategie giuste da attuare?
«Nel libro abbiamo individuato sei tappe che i genitori possono seguire. La prima, fondamentale, è far scattare nel proprio figlio la scintilla, insomma l’interesse, a seconda del carattere. Per esempio un bambino iperattivo va coinvolto facendogli vivere un’esperienza diretta, come un viaggio o un’attività in laboratorio, che ha a che fare con il tipo di lettura che gli si propone. Se invece è pigro allora va stimolato magari leggendo con lui ad alta voce».
E quali sono gli altri passi?
«Bisogna fare squadra in famiglia. Anche i nonni e gli zii possono far nascere interesse per un libro che hanno letto. La terza regola è che i genitori devono dare per primi l’esempio: avere tanti libri in casa stimola la curiosità dei piccoli. La quarta regola, che abbiamo anticipato prima, è quella, soprattutto con i più piccini, di leggere ad alta voce una favola o una storia. Poi si deve procedere per piccoli passi e avere in mente un percorso di letture che va per "step". E infine, se proprio non si ottengono risultati, il nostro consiglio è quello di non scoraggiarsi: armatevi di pazienza e ricominciate da capo cercando un’altra scintilla».
Quali sono i generi che consiglia per bambini così piccoli?
«Sicuramente i classici non sono un punto di partenza, ma un punto di arrivo. Bisogna cominciare con testi molti semplici, meglio se corredati da disegni, come per esempio Geronimo Stilton, un topolino, inventato da Elisabetta Dami, protagonista di buffe avventure, o Gol!, la collana di libri scritti da Luigi Geraldo, che ha come protagonisti un gruppo di ragazzi appassionati di calcio, fino a Matilde di Roald Dahl».
Ma come si fa a scegliere il libro giusto?
«Bisogna cercare di assecondare le passioni dei bambini».
Le nuove tecnologie sono il vero nemico della lettura?
«No. La tecnologia è uno strumento e non va demonizzata. I genitori devono far capire ai ragazzi che, quando si legge, il telefono, il tablet e il computer vanno messi da parte. Ma la tecnologia potrebbe anche essere un alleato: per esempio gli audiolibri sono un ottimo strumento per avvicinarsi alla lettura».
Ritornando ai classici, quali sono quelli che consiglia in base all’età?
«Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry è perfetto dagli 8 anni in su. Cipì di Mario Lodi, per i bimbi di 6-7 anni, GGG - Il Grande Gigante Gentile, di Roald Dahl, per quelli dagli 8 anni in su. In Leggere per piacere consigliamo 140 titoli in base al carattere e all’età dei bimbi».