Le Nazioni Unite e la Santa Sede possono fare molto assieme per il bene dell'umanità. Ne è convinto il segretrario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che dopo l'incontro con Papa Francesco - in occasione della Conferenza in Vaticano sullo sport al servizio dell'umanità - ha rilasciato un'intervista alla Radio Vaticana.
«Papa Francesco è un uomo di pace, un uomo con una visione, è un uomo la cui voce ha un peso», ha dichiarato Ban Ki-moon ai microfoni di Alessandro Gisotti. «E’ stato per me un grande privilegio e onore lavorare con lui. Quando ad esempio i leader mondiali hanno adottato l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il Papa ha rivolto un pressante appello a tutti i leader mondiali, nel quale ha chiesto a tutti di avere un impegno più forte e più in prospettiva nei riguardi del mondo, delle persone e del pianeta stesso, affinché si possa vivere in pace e prosperità attraverso la collaborazione».
«E’ stato il Santo Padre che, attraverso la sua enciclica sui cambiamenti climatici (la Laudato si', ndr.) ha detto che il nostro pianeta è la nostra “casa comune”, di noi tutti 7 miliardi di persone, e di tutte le creature che devono convivere: questa è stata una grande ispirazione per molti», ha aggiunto Ban Ki-moon, 67 anni, il politico e diplomatico sudcoreano che il 31 dicembre cessa d'essere il Segretario generale dell'Onu, incarico assunto nel 2007. «Una voce forte, che ha facilitato l’adozione gli accordi sui cambiamenti climatici di Parigi, l’anno scorso. Nell’udienza che mi ha concesso ho manifestato a Sua Santità la mia più profonda ammirazione e gratitudine».