Dieci giorni a riposo con una
vistosa fasciatura alla caviglia,
un collare cervicale
e l’obbligo di indossare solo
pantaloni larghi e scarpe
senza tacco: queste sono state le conseguenze
dell’incidente che è capitato circa
tre mesi fa a Laura Barriales. «Sono
proprio imbranata. Sono caduta rovinosamente
dalle scale». La ragione per
cui tutto questo è avvenuto, in effetti,
è un po’ comica. «Ero insieme ad alcuni
amici quando ho sentito da lontano
le note di Bailando di Enrique Iglesias.
Istintivamente mi sono precipitata verso
la canzone e invece... sono precipitata
proprio io. A ruzzoloni»!
Dopo la corsa al Pronto soccorso, per
fortuna, le lastre hanno escluso fratture.
«In fondo me la sono cavata bene,
poteva andarmi molto peggio», ironizza
Laura. «E poi, conciata in quel modo,
ero pronta per fare i provini per il nuovo
episodio de La mummia».
Grazie all’aiuto di un bravo fisioterapista
il dolore sta sempre più rientrando,
ma non deve essere stato facile
rallentare per una ragazza sempre in
movimento come lei. «Tutti quelli che
lavorano nel mio settore fanno un po’
una vita da zingari. Tra fiction, televisione
e servizi fotografici rimbalzo per
l’Italia come una pallina impazzita». Situazione
che richiede una preparazione
fisica non da poco. «A me questo
non preoccupa. Sono figlia di un maratoneta
un po’ folle che si rifiuta di prendere
la macchina per spostarsi, preferendo
percorrere a piedi tratti di strada
per altri inimmaginabili. Il mio papà
camminerebbe anche in autostrada». Il
Dna non mente, «e infatti, proprio come
lui, anch’io cammino tanto. Quando
vivevo a Roma, la gente mi prendeva
per pazza perché magari facevo chilometri
e chilometri per andare da un posto
all’altro, rifiutandomi di prendere un taxi. Tuttavia, credo di avere idee un po’ diverse rispetto
a quelle di mio padre».
Cioè? «Gli voglio molto bene
ma, come dice spesso
la mia mamma, lo sport può diventare un vizio e nel suo caso è così. A volte, anche durante un pranzo, si deve alzare per fare un po' di stretching. Io sono molto più equilibrata nell'attività fisica e poi ho la fortuna
che, pur volendo, non ho la possibilità di organizzarmi la vita sportiva per più di due settimane di fila nella stessa città».
Magari la Barriales non potrà giocare
tutte le partite di tennis che vorrebbe,
ma è il piacevole prezzo che paga chi ha
successo e lavora molto. «È chiaro che
non mi lamento aff atto», anche perché
l’adrenalina del palco è un toccasana
che a volte aiuta persino più di tanto
movimento. «Io mi presento anche con
la febbre alta o la testa che mi scoppia
perché so che, quando la giostra parte,
il mio corpo si dimentica di tutto».
C’è poi un piccolo grande segreto di
benessere che l’attrice e conduttrice
iberica non può non svelare ai nostri
lettori. «Lo ammetto, mi curo soprattutto
con il sonno. Il nostro organismo è molto intelligente, e sa bene
come mandarci i segnali giusti per farci
capire che stiamo andando in riserva.
Quando capita a me, mi “sparo” dodici
o anche quindici ore di sonno di fila
e, così, rinasco». Un rimedio antichissimo
ma sempre molto efficace. «C’è
solo una controindicazione. Quando
mi sveglio e riaccendo il cellulare, sono
sommersa da messaggini di persone
preoccupate che mi sia successo qualcosa
di brutto». Ansie comprensibili
che la soubrette iberica capisce benissimo.
«Ognuno ha le proprie paure. Io,
per esempio, sono ago-fobica. Vado già
nel panico quando devo farmi prelevare
il sangue, non potrei mai sottopormi
a una terapia di agopuntura. Forse anche
per questa ragione non ho mai avuto
approcci con la medicina alternativa.
Preferisco la cara e vecchia Aspirina ed
evito anche ogni tipo di pillola o integratore
legati alla dieta».
Una dieta, quindi, quella di Laura,
che deve essere del tutto naturale. «Ci
mancherebbe. Ho la fortuna di amare
molto le verdure e tutto il cibo in generale,
tanto che sulla mia tavola non
manca mai nulla. Per un periodo ho anche
provato a essere vegetariana, perché
riconosco che la carne di adesso
non è il massimo della salute. Sentivo,
però, che mi mancava il ferro e sapevo,
come ho già detto, che non l’avrei mai
assunto tramite integratori».
Nessun accorgimento, quindi, per la
sua linea perfetta? «Sto solo attenta a
non mangiare i carboidrati la sera perché
sono più pesanti da digerire. Se lo
facessi, le mie dormite già colossali durerebbero
anche di più»!
Oltre alla salute e all’alimentazione,
Laura Barriales, si prende cura anche
della propria anima. «Dedico molto
tempo alla mia spiritualità e l’essere religiosa
mi ha sempre aiutato». La strada
percorsa dalla giovane donna è quella
del dialogo. «Il mio è un lavoro in cui
ti capita di conoscere tanta gente che
ti riempie di complimenti e belle parole,
e spesso ti trovi a volare. Proprio
per questo motivo, ogni tanto sento
la necessità, spesso durante una delle
mie belle camminate, di entrare in
una chiesa per mettere i piedi a terra, e
guardarmi dentro». Un Un dialogo con Dio
e la sua parte più profonda, per focalizzare le priorità. «Quando ho bisogno
di pace, la trovo solo così. È il mio modo
di ricaricarmi». E una grande carica
l’attrice la trova anche in papa Francesco:
«È quel che ci voleva in questo
momento storico di grande confusione.
La sua forza comunicativa riavvicinerà
molti ragazzi alla religione e questo non
può che essere un bene».
Intanto Laura
Barriales, già da un anno volto del canale
ufficiale della Juventus JTv, si avvicinerà
ancor di più al pubblico televisivo
italiano. Da metà mese, infatti,
sarà una delle protagoniste della fiction
Squadra Mobile, in onda su Canale 5, in
cui interpreterà l’insolito ruolo di una
perfida narcotrafficante