Ho letto la lettera “Meno organo più chitarre in chiesa” e l’ho trovata molto interessante. Io fino a 5/6 anni fa ero lontano dalla Chiesa o meglio un cristiano tiepido, poi la musica e i giovani mi hanno fatto innamorare di Gesù e la mia fede è cambiata. Ora nella diocesi di Padova siamo impegnati con il Sinodo dei giovani, una scommessa che però rischia di essere un flop, i giovani sono lontani. Io e mia moglie nel nostro piccolo vogliamo provare a far qualcosa. Lunedì 26 giugno nel nostro paese (Campagna Lupia) abbiamo organizzato un concerto elettrico dei Reale (la miglior band di musica rock cristiana in Italia). Credo anche che alla Gmg dovrebbero andare gruppi come loro, i The Sun o altri che professano la loro fede con musica moderna e attuale invece che i Nomadi e Renzo Arbore, idoli dei settantenni. Secondo me in questo la Chiesa sbaglia. È logico che i bambini 2.0 che ascoltano le orribili canzoni di Rovazzi vadano in chiesa e apprezzino l’organo.
MARCO LONGO
Caro Marco, l’invito è arrivato tardi rispetto ai nostri tempi di chiusura. Tuttavia mi fa molto piacere che nel tuo paese sia stato organizzato questo concerto di musica rock cristiana. Sono convinto che la musica di gruppi come i Reale o i The Sun sia molto utile per avvicinare i giovani alla fede. Questi artisti, infatti, dimostrano come si può testimoniare il proprio essere cristiani anche con i suoni che i giovani sentono più vicini al loro gusto. C’è però una distinzione fondamentale da fare: ogni musica va inserita nel contesto adatto. Se devo rilassarmi, ad esempio, non ha senso spararmi nelle orecchie una musica dance da discoteca. Allo stesso modo, la musica che si usa nella liturgia deve essere adatta allo scopo, aiutarmi a lodare e ringraziare il Signore insieme a tutta la comunità riunita. Questo al di là dello strumento che si sceglie. Anche se l’organo ha una bellezza e una dignità che sarebbe bene riscoprire da parte di tutti.