Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 12 settembre 2024
 
 

Basta violenza. La pace comincia a casa

01/01/2014  Il Papa, nel primo Angelus dell'anno consegna idealmente a tutti il suo messaggio per la Giornata della pace. E ringrazia Giorgio Napolitano

«Giustizia e pace si cominciano da casa», dice il Papa a braccio nel primo Angelus dell'anno. Nella Giornata dedicata alla pace papa Francesco consegna idealmente il suo messaggio per la 47esima celebrazione a tutta la piazza. E cita la lettera ricevuta ieri «da un signore, forse uno di voi, che, mettendomi a conoscenza di una tragedia famigliare, successivamente elencava le tante tragedie, le guerre nel mondo, e mi domandava: cosa succede nel cuore dell’uomo, che è portato a fare tutto questo? E diceva, infine: è ora di fermarsi. Anche io credo che ci farà bene fermarci in questa strada di violenza e cercare la pace! Faccio mie le parole di quest’uomo: cosa succede nel cuore dell’uomo, nel cuore dell’umanità? É ora di fermarsi!».
Dopo aver a lungo parlato di Maria nel corso della messa a lei dedicata del primo dell'anno e citando
gli abitanti di Efeso, che durante il Concilio, si radunavano ai lati della porta della basilica dove si riunivano i vescovi e gridavano "Madre di Dio!", il papa ha invitato la piazza a invocare per tre volte, come quei fedeli, "Madre di Dio" affidando a lei «il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione. A lei chiediamo che il Vangelo della fraternità, annunciato e testimoniato dalla Chiesa, possa parlare ad ogni coscienza e abbattere i muri che impediscono ai nemici di riconoscersi fratelli».
E poi ha chiesto che «il Signore ci aiuti a incamminarci tutti con più decisione sulle vie della giustizia e della pace, incominciando a casa, eh?. Perché giustizia e pace si cominciano a casa e poi si va avanti: ma bisogna cominciare da casa!». Il Papa ha citato le tante iniziative di preghiera per la pace, la marcia che ogni anno Cei e Pax Christi organizzano, la vegli ache si è tenuta ieri sera in piazza San Pietro.
A tutti sono arrivati i suoi auguri «da cristiano e non come un rito magico che si ripete ogni anno» e il ringraziamento a Giorgio Napolitano «per le espressioni augurali che mi ha rivolto ieri sera, durante il suo messaggio alla nazione. Ricambio di cuore invocando la benedizione del Signore sul popolo italiano, affinché, con il contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare al futuro con fiducia e speranza». Infine il suo primo buon pranzo e arrivederci a una folla sterminata che lo ha salutato con striscioni, applausi e palloncini.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo