Belen Rodriguez lascia Fabrizio Corona e finisce sulla copertina di tutti i giornali. Più tardi, la showgirl ha un figlio, Santiago, e allora non si parla d’altro, tanto che lei stessa si sfoga minacciando di tornarsene in Argentina. Ma, al di là delle sue “apparenti” ritrosie e del vezzo di chi si espone per poi sentirsi “violato”, le possibilità sono due: o Belen ha un ottimo ufficio stampa o davvero non c’è molto altro di cui occuparsi a questo mondo. Se poi annuncia che il prossimo 20 settembre si sposerà con tale Stefano De Martino, allora anche la scelta seria e definitiva del matrimonio diventa gossip. Almeno per certa stampa.
Fiumi d’inchiostro continuano a scorrere per descrivere nel dettaglio tutto ciò che d’irrilevante avverrà quel giorno, organizzato alla perfezione, ovviamente, da una wedding – planner: dal menù ai fuochi d’artificio che partiranno a mezzanotte. E, soprattutto, per il dopo-cerimonia, le importantissime scarpe “ballerine” che verranno regalate a tutte le signore invitate, per godere comodamente dell’irrinunciabile party.
Nel frattempo, si scatena anche il “toto-sacerdote”: chi celebrerà le nozze? Don Roberto Cavazzana, padre spirituale della coppia che ha preparato gli sposi, ha deciso di rinunciare all’incarico per il troppo clamore suscitato dall’evento. Così anche don Marco Pozza, cappellano del carcere Due Palazzi di Padova, che però crede alla serietà della scelta degli sposi. Alla fine, sarà don Luigi, vicino alla famiglia dello sposo, a officiare la cerimonia.
Ora, magari, penserete: «Non dovevamo smettere di parlare di Belen»? Beh, calcolate che tutto questo è solo il 5% di quello che si sa del matrimonio dell’anno. All’appello mancano: i nomi dei testimoni, quelli degli invitati famosi, le aziende che firmeranno ogni pezzo, compresa la torta, varie ed eventuali! Perché il punto è proprio questo: evento o sacramento?, visto che la sposa stessa ha ingaggiato una troupe che la segue giorno dopo giorno per realizzare una docufiction.
Forse sarebbe meglio smettere di rincorrere l’ultimo degli ultimi fra i dettagli e dedicarsi al contenuto, onde evitare di leggere per i prossimi nove giorni di che colore sarà l’abito, quale stilista vi ha apposto la prestigiosa firma o che cappello indosserà la madre della sposa. Insomma, per molti sarà uno dei tantissimi “eventi”, per noi il matrimonio continua a essere soprattutto un sacramento.