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lunedì 07 ottobre 2024
 
 

Belletti: ricordiamo la sua dolcezza

11/02/2013  Il presidente del Forum delle associazioni familiari ricorda l'amore del Papa per le famiglie.

“E’ un fulmine a ciel sereno”.  Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari commenta  la decisione di Benedetto XVI  “così sofferta e così rivoluzionaria”: “Non contano le parole, non serve interrogarsi sui motivi. Rimane il gesto, la serena consapevolezza che la totale dedizione di Papa Benedetto alla Chiesa e a Cristo, testimoniata in questi pochi ma intensi anni di Papato, non si conclude, ma si trasfigura. Resterà “servus servorum”, servo di tutti, passando dalla responsabilità di custode dell’unità della Chiesa alla responsabilità, altrettanto grande, della preghiera quotidiana”.
 
Sono due le immagini che rimangono impresse nel cuore di chi si spende da anni per il riconoscimento dell’impegno silenzioso delle famiglie italiane:  “La prima sono i volti di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI che si rispecchiano l’uno nell’altro, nelle infinite diversità dei loro carismi e del loro carattere... Volti che raccontano lo stesso amore alla Chiesa e alla dignità di ogni persona, proprio nella radicale diversità con cui hanno voluto concludere la propria esperienza di Vicario di Cristo: Giovanni Paolo II nella drammatica esposizione della propria fragilità fin quasi all’ultimo istante,  Benedetto XVI nella scelta, radicalmente diversa, di non esporre la Chiesa alla propria fragilità. Eppure queste due scelte non sono contrapposte: entrambe sono un gesto d’amore e di dedizione totale alla Chiesa”.
 
La seconda immagine riguarda gli splendidi giorni dell’Incontro mondiale delle famiglie di Milano nel giugno scorso, :in cui migliaia di famiglie provenienti da tutto il mondo vissero con Benedetto XVI tanti momenti di incontro, di ascolto, di preghiera, ma anche di festa:  “una dolcezza, una verità e una familiarità che già allora, ma tanto più oggi, hanno illuminato e testimoniato il suo amore per la bellezza della famiglia molto più di tante parole”.

 
 
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