Un litro di benzina verde in Europa costa in media 1,38 euro, il 13,4 per cento in meno rispetto all’Italia. A rivelarlo è uno studio dell’associazione dei consumatori Adoc, che parla di una differenza di più di 10 euro a pieno, per un totale di 250 euro all’anno di maggiore spesa per gli italiani .
“Al confine il risparmio è garantito”, ha detto Carlo Pileri, presidente dell’Adoc, “in Svizzera si spende l’11,9 per cento in meno, in Francia lo 0,6 per cento in meno, in Austria la differenza è del 6 per cento e in Slovenia la verde costa il 22,3 per cento in meno”. A conti fatti, il prezzo sarebbe più elevato solo in Scandinavia, Gran Bretagna, Grecia e Olanda. E con l’introduzione della nuova accisa la situazione non potrà che peggiorare.
Unica nota positiva è l’andamento dell’euro, che ci ha risparmiato rincari ancora più consistenti. Il 15 aprile 2010, infatti, il greggio americano, il Wti, valeva 83,28 dollari al barile, contro i 108,49 di oggi. L’aumento, quindi, è stato del 30,27 per cento. Nello stesso periodo, però, il cambio euro/dollaro è passato da 1,3544 a 1,4455. Questo significa che in euro il costo di un barile è passato da 61,48 a 75,05 euro, pari a un aumento del 22,07 per cento. In poche parole, l’euro forte ci ha evitato che l’impennata dei prezzi fosse più alta di un altro 8 per cento circa.