Negli anni in cui è stato alla guida del governo, Silvio Berlusconi è stato un anche un protagonista della politica estera italiana. Naturalmente alla sua maniera. Con lo stile da showman, con amicizie forti e antipatie tenaci, pacche sulle spalle e colpi di teatro.
Uno dei suoi più grandi amici è stato certamente Vladimir Putin, non a caso tra i primi a esprimere oggi il suo cordoglio con un messaggio inviato al Presidente Sergio Mattarella. Per Putin, la morte di Berlusconi è "una perdita irreparabile e un grande dolore”. "Ho sempre sinceramente ammirato”, scrive ancora il presidente russo nel messaggio, postato sul sito del Cremlino, “ la sua saggezza, la sua capacità di prendere decisioni equilibrate e lungimiranti anche nelle situazioni più difficili. In ognuno dei nostri incontri mi trasmetteva la sua incredibili vitalità, il suo ottimismo e il suo senso dell'umorismo. Per me Silvio è stata una persona cara e un vero amico" e ha dato "un inestimabile contributo allo sviluppo della partnership russo-italiana reciprocamente vantaggiosa".
Nata al G8 di Genova nel 2001, saldata a Pratica di Mare nel 2002 quella di Berlusconi con il leader russo è stata un'amicizia alimentata da incontri frequenti e da un legame che andava oltre il reciproci interessi economici e oltre i destini politici del Cavaliere. Indimenticabili le foto dei due leader imbacuccati in Russia con cappotti e grandi cappelli di pelliccia. I due leader si sono visti varie volte a Villa Certosa in Sardegna e nella Dacia russa sulle rive del Mar Nero, a parlare di affari e politica. E non sono mai mancate telefonate, messaggi, scambi di regali, pubblici attestati di stima reciproca.
Silvio Berlusconi aveva stretto legami cordiali anche con il presidente americano George W, Bush, soprattutto quando 2003 l'Italia appoggia gli Stati Uniti nell'attacco all’Iraq. Alla coalizione contro Saddam partecipò anche il Regno Unito guidato dal laburista Tony Blair, accolto una volta in Sardegna da un Berlusconi con la testa avvolta in una bandana (era reduce da un trapianto di capelli, si disse). Nelle sue memorie l’ex premier britannico ha ricordato con “ammirazione” che Berlusconi aiutò Londra a vincere l’assegnazione delle Olimpiadi 2012: “C’è un’ultima persona senza la quale non avremmo potuto vincere: Silvio Berlusconi”.
In Europa Berlusconi ha avuto come amici soprattutto l'ex premier spagnolo Aznar, l'ex presidente della commissione europea Barroso, il primo ministro ungherese Orban. Molto meno idilliaco il rapporto con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente francese Nicolas Sarkozy. Berlusconi li ha considerati responsabili in qualche modo della sua caduta nel 2011 dopo la tempesta finanziaria sull’Italia. Memorabili, nell’ottobre del 2011, le sprezzanti risatine di Merkel e Sarkozy quando fu fatta una domanda su Berlusconi durante una conferenza stampa congiunta. Del rapporto fra Berlusconi e la Merkel si ricordano altri due momenti. Lui che la sorprende alle spalle gridando “cucù” durante un vertice a Trieste nel 2008 e sempre lui che la fa attendere a lungo mentre si intrattiene al telefono in occasione di un vertice internazionale in Germania (si disse che Berlusconi era impegnato a parlare con Erdogan).
Nelle sue tante uscite internazionali, Berlusconi una volta si prese un rimprovero dalla Regina Elisabetta. A Londra, nel 2009, alla vigilia di un G20, al momento della foto di gruppo Berlusconi si mise a gridare “Mister Obama”. Elisabetta, stizzita, esclamò a voce alta. “Ma perché urla così?”.