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domenica 03 novembre 2024
 
 

Le Acli incalzano Bersani e Casini

15/09/2012  Andrea Olivero, presidente delle Acli, chiede a Pd e Udc di impegnarsi insieme su giovani, povertà, cittadinanza, famiglia, legge elettorale.

Cinque domande per un matrimonio. Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli, chiede a Pierluigi Bersani e a Pierferdinando Casini di impegnarsi insieme sulle questioni centrali che più stanno a cuore alle Acli: un piano strategico per i giovani e per la disoccupazione giovanile; misure di contrasto alla povertà assoluta; impegno a far approvare una legge sulla cittadinanza ai figli degli stranieri; un fisco a misura di famiglia; una proposta di legge elettorale.


Dal palco del palazzo del Popolo, a Orvieto, i due leader si alternano per analizzare la situazione politica e per rispondere alle sollecitazioni delle Acli. Entrambi d’accordo sulla cittadinanza ai bambini nati in Italia – “lo faremo come primo provvedimento”, rassicura Bersani – e in sintonia sui temi del sostegno alle fasce deboli, i due leader parlano anche del fare politica. “Difendo questo mestiere”, sottolinea Casini. “''Io sono un politico di professione, ma non sono un ladro. Se noi che facciamo politica non possiamo neanche più difendere noi stessi, è bene che lasciamo il campo libero al populismo”. C’è un problema di responsabilità, dicono i due leader, e anche di dire le cose chiaramente. “Sull’Ilva”, per esempio”, insiste Casini, “non si può non denunciare che attorno al polo siderurgico più grande d’Europa si è costruito un insediamento abitativo che non andava fatto”. Divisi sulle ricette politiche sulla nuova riforma elettorale (collegi uninominali per Bersani, preferenze per Casini), ma entrambi concordi sul fatto che si debba fare e fare in fretta, i due sottolineano la necessità di impegnarsi insieme. “Proveniamo da storie, tradizioni e anche idee diverse, ma ci siamo trovati insieme perché, Pierluigi da sinistra e io dal centro abbiamo visto che era indispensabile una rottura con il berlusconismo e con quel modo di fare politica”.



“Va costruito un campo progressista”, incalza Bersani, “che abbia un’idea di Paese moderno, europeo, solidale. Per questo ci alleiamo con quelle forze saldamente costituzionali, allorché moderate, disposte a fare argine alle destre populiste”. Prima di tutto, è lo slogan di entrambi, “il bene del Paese, fatta con una politica seria che è il vero antidoto alla deriva populista dei grillini di turno”.

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