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Bibbia, silenzio, natura: l'oasi di pace sul lago

13/03/2014  La Casa Divin Maestro dei Paolini è ad Ariccia, vicino ad Albano. Una struttura appartata che aiuta la riflessione e la preghiera

Papa Francesco, il gesuita Bergoglio,non aveva che applicato alla Curia romana uno degli elementi cardine della Compagnia: la meditazione in luogo appartato.
E ad Ariccia, la Casa Divin Maestro dei Paolini, gli editori di Famiglia Cristiana, ha tutte le caratteristi che del luogo appartato.
Nell’area dei Castelli romani, diocesi di Albano, è circondata da dodici ettari di bosco, non è immediatamente prospiciente alla strada, ma la si raggiunge dopo aver varcato un cancello verde con una strada interna che si inerpica tra gli alberi.

È l’unica casa religiosa della zona, che ne vede moltissime, a essere dedicata esclusivamente al ritiro spirituale. Non ospita gruppi di turisti che poi scendono a Roma. Così l’ha voluta don Giacomo Alberione. Spiega don Silvio Sassi, superiore generaledella Società San Paolo: «Si viene per pregare insieme, per riprendere forza e vigore attorno ai capisaldi della fede».

La scelta di Bergoglio ha sorpreso anche lui: «La decisione del Papa ci consola e per noi è un dono della Provvidenza nell’anno centenario che ricorda la fondazione della nostra congregazione». Era il 1914 quando don Giacomo Alberione, sacerdote di Alba, avviò l’avventura dei Paolini, sacerdoti e laici comunicatori del Vangelo.
Alberione volle con grande tenacia la Casa di Ariccia intitolata al Divin Maestro, il modo in cui i Paolini chiamano Gesù, “primo maestro” della fede. Perché, osserva ancora don Silvio Sassi,«non bastano le opere se non si medita con il Vangelo sulla forza delle opere». Il Papa troverà una frase di Alberione appena varcherà la soglia della Casadi Ariccia, che spiega il motivo per cui essa è stata costruita: «È destinata tutta alla riconciliazione e santificazione delle nostre anime, al ripensamento e aggiornamento dei ministeri e degli apostolati». Riassume perfettamente la scelta di Bergoglio e il senso degli esercizi spirituali.

Alberione sottolineava la «grande gioia di rivederci, di pregare e di vivere insieme, di incoraggiarci vicendevolmente, di riconfermare e ripetere la nostra donazione al Signore». È esattamente ciò che vuole il Papa con gli esercizi spirituali.
La Casa dei Paolini è stata inaugurata 55 anni fa. Nel parco, anzi nel bosco che la circonda,sono stati realizzati due percorsi meditativi, edicole con sculture di marmo che illustrano le stazioni della Via Crucis e i misteri del rosario. È normalmente usata da molte congregazioni religiose maschili e femminili per esercizi spiritualio per lo svolgimento dei capitoli generali. Viene spesso anche il predicatore della Casa pontificia, padre Raniero Cantalamessa, per predicare gli esercizia diversi religiosi. L’ultima volta poche settimane fa, a un gruppo di suore. Vescovo di Albano poi è monsignor Marcello Semeraro, segretario del “C8”, il Consiglio degli otto cardinali voluto dapapa Francesco.
E qui, durante gli esercizi spirituali della Curia romana, si svolgevano quelli delle Guardie svizzere, unica settimana in cui i servizi di sicurezza in Vaticano potevano disporre di una pausa.
Quest’anno sono dovute andare altrove.

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