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mercoledì 09 ottobre 2024
 
 

Blindpad, la tecnologia al servizio della salute

21/01/2014  Al via, con la partnership dell'Istituto David Chiossone onlus, il progetto europeo per la realizzazione di dispositivi tattili per far percepire contenuti grafici a persone ipovedenti o non vedenti

L'attesa è finita: il team dell'IIT, Istituto italiano di tecnologia, può finalmente mettersi la lavoro per il progetto triennale "Blindpad", dedicato alla realizzazione di dispositivi per ipovedenti e non vedenti che stimolano il senso del tatto attraverso una tecnologia unica nel suo genere. Il termine, a parte l'ovvio richiamo ai tablet di casa Apple che dominano il mercato, rappresenta in realtà l'acronimo di "Personal assistive device for Blind and visually impaired people (dispositivo assistivo personale per ciechi e ipovedenti): il suo obiettivo è realizzare nuove superfici touchable nei dispositivi digitali mobili in grado di trasmettere contenuti grafici semplici mediante sensazioni tattili. Concetti astratti come quello delle forme geometriche potrebbero diventare maggiormente fruibili dalle persone con disturbi gravi della vista e, allo stesso tempo, il Blindpad potrebbe essere dotato di tecnologia di geolocalizzazione che aiutino chi ne usufruisce ad acquisire informazioni sull'ambiente circostante.  

«Blindpad coinvolge competenze scientifiche differenti e istituti che hanno come obiettivo della delle loro attività il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità», afferma Luca Brayda, ricercatore all’Istituto Italiano di Tecnologia e coordinatore del progetto. «Il nostro obiettivo è sviluppare una nuova classe di dispositivi digitali che stimolino il senso de tatto, progettati per favorire l'inclusione sociale attraverso un uso mirato ed efficace delle sensorialità residue. Possiamo sfruttare tutti gli aspetti positivi che l'interazione tra uomo e macchina porta per lo sviluppo della conoscenza, e applicarlo al potenziamento delle tecnologie applicate all’istruzione». Blindpad potrà essere collegato a dispositivi mobili già presenti sul mercato ed è destinato a diventare un dispositivo utile a migliorare la conoscenza e anche l'indipendenza delle persone affette da disabilità visive e, potenzialmente, ad aumentare le loro possibilità di impiego e di inserimento sociale.  Partner italiano è l’Istituto David Chiossone Onlus che avrà ruolo centrale nell’interazione tra ricercatore e persone con disabilità. Grazie a questa partnership  il prototipo Blindpad sarà, infatti, concepito e verificato nella sua efficacia direttamente con i potenziali utenti.  Per saperne di più sul progetto europeo blindpad.eu

 
 
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