Come ogni estate, impazza sui giornali l’ennesima sfida stupida sui social, col solito nome inglese: la Boiler Summer Cup. Questa volta per fortuna non si tratta di sfide mortali, i ragazzi sono invitati ad adescare ragazze sovrappeso e vincono più punti quanto più la ragazza pesa. Quest’ultima può essere consenziente, o più spesso ignara del gioco messo in atto alle sue spalle. Dai commenti riportati, vedo che molte ragazze, e anche tanti ragazzi, reagiscono indignati. Non so poi effettivamente quanti siano gli adolescenti che partecipano a queste scemenze. Mi chiedo però se non si tratti dell’altra faccia della medaglia rispetto a fenomeni come la battaglia contro il body shaming (l’insulto a causa dell’aspetto fisico) o l’eccessiva cura per il corpo. Gli adolescenti sono probabilmente disorientati e confusi e reagiscono in questi modi grossolani e camerateschi.
LIVIO
— Caro Livio, anch’io penso che questo sia un nuovo episodio di quella sovraesposizione del corpo che caratterizza la nostra epoca. Un corpo che dev’essere sempre giovane e bello, grazie anche ai progressi della medicina che ne prolunga la vita e il benessere come mai prima d’ora. Un corpo che va esibito sui social e che deve rispondere a determinati canoni per essere attraente e dare sicurezza e potere a chi lo abita. In adolescenza, il corpo è al centro delle trasformazioni puberali ed è strettamente integrato con la crescita della mente.
Non c’è il corpo da un lato, come oggetto fisico, e il mondo interno, fatto di pensieri, emozioni, sentimenti intangibili dall’altro. Per questo, ogni riferimento alla fisicità di un adolescente deve tenere presente le risonanze emotive che suscita, che sono diverse per ciascuno. Il gioco descritto da Livio sconfina spesso nella crudeltà dello scherno verso una persona non corrispondente ai canoni della perfetta forma fisica. Come se ciò che pensa la vittima di questo brutto gioco non contasse. Che è quello che avviene in tutte le manifestazioni di prevaricazione, come il bullismo nelle scuole o i soprusi nell’ambito della sessualità dei maschi verso le ragazze.
Occorre ritrovare l’unità inscindibile del corpo e della mente, riportare l’attenzione sul rispetto verso i sentimenti dell’altro. Sono convinto che una gran parte degli adolescenti e dei giovani abbiano chiari i confini da non valicare. Ma ritengo ci sia ancora molto lavoro da fare da parte di noi adulti. Non dimentichiamo che spesso un adolescente non sa ascoltare gli altri perché non ha fatto esperienza di essere ascoltato e riconosciuto, ma solo gratificato superficialmente con beni di immediato consumo, perdendo così il senso della profondità interiore. Sta a noi aiutarli a riacquistarla