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giovedì 10 ottobre 2024
 
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Boko Haram, l'odio che viene dalla Nigeria

05/04/2014  Fondato nel 2002 da un imam, il movimento terroristico compie frequenti incursioni negli altri Paesi. L'odio per gli occidentali e l'alleanza con Al Qaeda.

Suor Gilberte Bussier (foto di Romina Gobbo)..
Suor Gilberte Bussier (foto di Romina Gobbo)..

Per il rapimento di don Giampaolo Marta e don Gianatonio Allegri, insieme con quello della religiosa canadese suor Gilberte Bussier, è stato subito tirato in ballo Boko Haram, il movimento terroristico islamico che è assai radicato nel Nord della Nigeria, da dove compie frequenti incursioni nei Paesi confinanti, in particolare Niger e appunto Camerun.

I "lineamenti" di Boko Haram si adattano perfettamente all'identikit dei rapitori dei religiosi. Non solo perché, come subito hanno riportato le cronache, la polizia del Camerun aveva da poco scoperto, proprio nella zona della missione, un deposito di armi del movimento. Ancor più significative sono altre considerazioni.

Intanto la pratica del rapimento di stranieri è tipica di questo genere di movimenti africani, che la usano per chiedere riscatti con cui finanziare le proprie imprese.

Boko Haram (che fu fondato nel 2002 da Ustaz Mohammed Yusuf, un imam nigeriano che l’ha guidata fino al 2009, quando fu ucciso durante un tentativo di fuga seguito al suo arresto) significa "L'educazione occidentale è peccato" e, in omaggio al suo nome, ha colpito molto spesso le scuole e le chiese, che secondo i guerriglieri sono il luogo per eccellenza di diffusione del "morbo" occidentale. Lo ha fatto senza pietà: sono ormai migliaia in Nigeria le vittime delle sue stragi.

Ovviamente  Boko Haram chiede l’instaurazione della shar’ia (legge islamica) in tutti i 36 Stati della Nigeria. La chiedeva sotto la guida del fondatore, la chiede adesso che il capo è Mallam Sanni Umaru. Da notare che l’ascesa del gruppo è avvenuta proprio nei primi anni Duemila, cioè quando la shar’ia è stata introdotta in 12 Stati della Nigeria: in 9 a pieno titolo, in altri 3 con validità solo per le aree con popolazione in maggioranza musulmana.

Negli ultimi anni le azioni di Boko Haram sono diventate non meno crudeli ma purtroppo più organizzate e micidiali, a partire dalle basi del Nord della Nigeria che sono quasi intoccabili anche da parte dell'esercito, protette come sono dall'omertà e dalla complicità di larghe fasce della popolazione che, in quelle regioni, è in grande maggioranza islamica.

Il salto di qualità di Boko Haram pare sia dovuto al contributo di molti guerriglieri islamici del cosiddetto Aqim (Al Qaeda in the Islamic Maghreb, Al Qaeda nel Maghreb Islamico) che per lungo tempo ha terrorizzato l'Africa del Nord, in particolare l'Algeria. La reazione dell'esercito algerino, appoggiata dai servizi segreti occidentali, ha ricacciato verso Sud molti gruppi di terroristi, che nella loro fuga hanno finito per unirsi ai miliziani di Boko Haram. I nigeriani hanno offerto protezione e assistenza, i terroristi venuti da Nord hanno portato in dote la loro lunga esperienza di attentati e i contatti con la rete internazionale del terrorismo.



 

 
 
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