Un nuovo passo avanti nella lotta contro la furia degli integralisti islamici di Boko Haram, dopo l'operazione militare di alcuni giorni fa. Nel Nord-est della Nigeria l'esercito ha liberato altre 234 donne tenute prigioniere nella foresta di Sambisa, roccaforte dei terroristi, probabilmente uno dei loro ultimi avamposti. L'operazione era cominciata con una serie di raid aerei, seguiti dall'intervento di terra. Così, il numero delle donne tornate libere questa settimana sale a 677. Un traguardo importante. Ma non è chiaro quante siano in totale le persone sequestrate da Boko Haram negli ultimi sei anni.
Sembra che, durante l'operazione dell'esercito, i guerriglieri abbiano usato molte donne come scudi umani contro i soldati. Ma è stato anche riportato come molte prigioniere hanno sparato contro i loro soccorritori. Segno, questo, che dopo tanti mesi di prigionia e, sicuramente, di unioni e matrimoni forzati con i terroristi, tante ragazze abbiano finito per identificarsi con Boko Haram e per sentirsi legate ai loro sequestratori.
Nella foresta di Sambisa i soldati hanno liberato anche dei bambini. L'esercito che tiene in custodia le donne sta valutando le loro storie e testimonianze per scoprire da quali villaggi provengano.Anche questa volta non è chiaro se fra le ragazze liberate ci siano alcune delle studentesse di Chibok rapite ad aprile dello scorso anno e di cui da allora non si sa più nulla. Resta anche da capire quante di loro siano state in effetti sequestrate, quante invece facciano parte delle famiglie dei miliziani e
quante si siano unite spontaneamente alla setta Boko Haram.