“Una grandissima emozione. Stanotte alle due ero ancora sveglio, non riuscivo a prendere sonno pensando al mio arrivo”. Sono state le prime parole pronunciare dal nuovo arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, 60 anni, romano, fondatore della Comunità di Sant’Egidio di Trastevere, che ha voluto cominciare il suo avvicinamento alla Diocesi partendo dalla montagna. La prima tappa del suo sabato d’insediamento infatti è stato il Santuario mariano di Boccadirio, sull’appennino, ai confini con la Toscana.
In una chiesa gremita di fedeli ha incontrato i parroci del vicariato montano e una delegazione di operai della Saeco, l’azienda di Gaggio Montano che dista solo pochi chilometri, da settimane presidiata giorno e notte dai 250 lavoratori che rischiano il licenziamento. Un colpo durissimo per l’economia già precaria del territorio. Monsignor Zuppi ha espresso tutta la sua vicinanza alle famiglie coinvolte. "Se potrò fare qualcosa per voi la farò”, ha promesso, “senza lavoro non si vive".
Il vescovo poi si è raccolto in preghiera e ha letto il vangelo del buon pastore: "Il buon pastore si occupa di tutte le sue pecore, proprio tutte, in questo mondo di lupi”, ha detto, sottolineando l'importanza dello stare insieme. "Dobbiamo stare vicini e volerci bene", ha concluso..
E’ poi partito alla volta di Bologna dove era atteso per il pranzo alla Casa della Carità di Borgo Panigale, dove Suor Stefania e Suor Paola Lucia si prendono cura di 17 persone non autosufficienti:anziani, bimbi, ammalati, portatori di handicap. Dopo il pranzo, a base di tagliatelle, un saluto agli immigrati ospitati a Villa Pallavicini.
Prima dell’incontro con la città e con le istituzioni, con la Messa celebrata in San Petronio, Monsignor Zuppi ha voluto sostare in preghiera davanti alla lapide che, in stazione, ricorda le vittime della strage del 2 agosto e, subito dopo, incontrare i piccoli malati del reparto di oncologia pediatrica del Sant’Orsola. Sotto le Due Torri, ad attenderlo, il sindaco Virginio Merola, che lo ha accompagnato in piazza Maggiore, la piazza cittadina su cui si affaccia la Basilica di San Petronio.
Dopo la Messa, il corteo dei fedeli lo accompagnerà in Cattedrale, per l’apertura della Porta Santa.
Ultima tappa della sua prima giornata bolognese la Casa del Clero San Vincenzo de Paoli, il pensionato di via Barberia dove sono ospitati i preti anziani e i vescovi emeriti. Per la prima volta nella storia della Diocesi, infatti, monsignor Zuppi ha annunciato che non risiederà in arcivescovado, ma prenderà dimora stabile in una camera del pensionato. Ovviamente con grande gioia degli altri ospiti.