E' sempre più l’atteggiamento verso gli stranieri a dividere la politica e a ridefinire le alleanze. Poco fa la prova in Senato: il leghista Calderoli presenta un emendamento al Def (Documento di economia e finanza) in cui propone di negare ai cittadini extracomunitari il bonus bebè da 80 euro mensili previsto dalla Legge di Stabilità e trova i voti favorevoli del Movimento 5 Stelle. La proposta è stata respinta dalla maggioranza, ma ha fatto scattare il caso politico. La senatrice democratica Rosa Maria Di Giorgi è stata la prima a puntare il dito sull’alleanza “razzista”, ricordando come i bambini siano tutti uguali. Dal canto loro, i senatori pentastellati spiegano in una nota di aver votato sì alla proposta della Lega per protestare contro la decisione del Governo di prevedere il bonus solo per i nati nel 2015, e di non estenderlo per i nati fino al 2017. Peccato che Calderoli chiedesse di “declinare le politiche di sostegno alla natalità e alla famiglia esclusivamente per i cittadini italiani”.
In realtà, il voto in Senato si potrebbe leggere in piena continuità con la virata antistranieri del Movimento e, in particolare, di Grillo. Sul blog, capita non di rado di trovare toni velatamente xenofobi, mentre i suoi video contengono contenuti e invettive virulente che incitano a punire gli immigrati. Il leader evita ogni presa di posizione a favore dell’integrazione, tanto che il Movimento ha dovuto “ribellarsi” per schierarsi a favore della cittadinanza ai figli degli immigrati. L’ultima presa di posizione lo scorso 20 ottobre, quando il politico genovese, parlando dei profughi che attraversano il Mediterraneo, aveva invitato a “rispedire i cosiddetti clandestini da dove venivano”. Subito Storace twittò: “Grillo sta saccheggiando tutte le proposte de La Destra. Benvenuto”.