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venerdì 11 ottobre 2024
 
 

Legge Bossi-Fini: l'Europa ci chiede di cambiare

23/10/2013 

La tragedia di Lampedusa ha spinto l'Unione europea ad affrontare con urgenza il tema dei movimenti migratori. Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione bipartisan sui flussi di migranti nel Mediterraneo. In questo testo si chiede, fra l'altro, di "modificare o rivedere eventuali normative che infliggono sanzioni a chi presta assistenza in mare".

Un passo particolarmente significativo per l'Italia perché fa implicito riferimento alla legge Bossi-Fini e alla necessità che questa normativa venga modificata. Così come da tempo chiede Famiglia Cristiana. Che, tra l'altro, si è fatta promotrice di una petizione on line per chiedere l'abolizione del reato di clandestinità

I tempi sono ormai maturi e il cambiamento non può più aspettare: il Governo sta studiando una modifica della legge. «Siamo di fronte a un cambio epocale dell'immigrazione e questo impone un cambio radicale di normativa e di approccio a livello europeo e nazionale», ha detto alcuni giorni fa il premier Enrico Letta. Da un confronto tra il ministero dell'Interno e quello dell'Integrazione è scaturita la definizione di una bozza con alcune linee guida di modifica. A partire dai Centri di identificazione e di espulsione (Cie), nei quali la situazione è ormai critica a causa del sovraffollamento  e dello stato di tensione. Nella bozza, fra le altre cose, si parla di una riduzione del tempo di permanenza, che nel 2011 l'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni ha portato a 18 mesi.

E tra giovedì e venerdì Bruxelles ospita il vertice dei capi di Stato e di Governo dell'Unione europea che tratterà sulla questione dell'immigrazione. In questa sede il premier Letta farà pressione sugli altri Paesi affinché tutti si impegnino a farsi carico dei flussi migratorio e a non lasciare da sola l'Italia, richiesta condivisa con Spagna e Malta. Ma per l'attuazione di soluzioni concrete si prevedono ancora tempi lunghi.

 
 
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