Per i bambini di oggi Braccio di Ferro – che debuttò il 17 gennaio del 1929 – è quasi uno sconosciuto, mentre per la generazione degli anni ’70-‘80 era un vero e proprio mito, capace di stendere chiunque con uno dei suoi cazzotti, incurante della stazza degli avversari.
La storia, insomma, è un po’ la riedizione di Davide contro Golia, ma senza nessun contorno epico, perché Popeye (questo il nome originale) è solo un simpatico marinaio dagli avambracci sproporzionati, con una benda su un occhio e la pipa sempre in bocca.
Curioso poi che la pipa, grazie alla fantasia del creatore del personaggio - Elzie Segar – emetta un suono simile a quello di un piroscafo stile Titanic.
La sigla finale del cartone animato era proprio il “suono” della pipa e poi l’immancabile “The end”, una delle prime parole inglesi che imparavamo così da bambini.
Come dimenticare inoltre la sua passione smodata per gli spinaci?
Ne mangiava in continuazione, rigorosamente in lattina, perché all'epoca si riteneva che fossero ricchi di ferro tanto da essere molto apprezzati nelle diete dei pugili. Ci sono voluti decenni perché la scienza si facesse sentire smentendo questa relazione, altri alimenti contengono molto più ferro.
Indubbio però che abbia un ruolo importante nella storia dell’alimentazione, essendo riuscito a pubblicizzare la verdura per eccellenza che i bambini rifiutano di mangiare.
A Crystal City, in Texas, i coltivatori di spinaci hanno costruito una statua che rappresenta Braccio di Ferro per ringraziarlo dell'aumento della produzione.
Fondamentali nella storia sono anche gli altri componenti della famiglia: la fidanzata Olivia, magra come un chiodo, tanto da ricordare le modelle anoressiche di oggi, e il padre.
La storia della ricerca del papà, chiamato Babbo di bordo o Trinchetto,
che l'ha lasciato 40 anni prima, quando Popeye aveva appena due anni, ha
appassionato generazioni.
Era un buono in fondo il nostro Braccio di Ferro e in tante storie ha
avuto modo di dimostrarlo, ad esempio in quella in cui protegge una
giovane mendicante e l'aiuta finché non esce dai guai.
Oggi, che è il suo compleanno, gli auguriamo di cuore 100 di questi
anni!