Al Sacro Monte di Varese, all’interno del festival Tra Sacro e Sacro Monte, diretto da Andrea Chiodi e dedicato a celebrare i 750 anni trascorsi dalla nascita di Dante, debutta, il 16 luglio 2015, Dall’Inferno al Purgatorio con Franco Branciaroli, spettacolo da lui creato appositamente per il festival. L’attore e regista, che ha ideato una singolare cornice per la lettura dei due canti scelti del Purgatorio, racconta:
«Immagino l’incontro in Purgatorio tra i due attori Vittorio Gassman, lettore di Dante anche per la televisione, e Carmelo Bene, che ha incantato il pubblico con la sua Lectura Dantis sulla torre degli Asinelli, per ricordare la strage della stazione di Bologna. I due grandi attori polemizzano tra loro fra chi è più bravo nella lettura dell’Inferno, e, dato che sono anche un loro bravo imitatore – continua Branciaroli – riproduco anche il loro singolare modo di interpretare il testo. Poi i due attori, impersonati da me, trovano un libro del Purgatorio e, dato che con disappunto sono stati confinati proprio lì, iniziano a leggere due noti canti, quello di Catone (canto I), fustigatore dei costumi e collocato da Dante come custode del Purgatorio nonostante fosse pagano, e quello della Pia de’ Tolomei (canto V), che, con gentilezza, chiede al poeta di ricordarla quando sarà tornato nel mondo.
Leggere Dante in pubblico è molto difficile, non si può pensare di presentare una lettura con il leggio, il pubblico si annoierebbe subito, poiché i canti della Divina Commedia richiedono una attenzione che supera la media. Infatti, bisogna scegliere canti famosi, che si studiano a scuola, poiché se non consoci già il contenuto e i personaggi principali è molto complesso capirli al semplice ascolto e senza una spiegazione. L’ascoltatore, se non conosce anche vagamente il canto, non afferra quello che reciti e se non conosce per esempio la storia di Paolo e Francesca e non sa che erano amanti, non apprezza la forza della celebre frase “Amor, ch’a nullo amato amar perdona.”»
Franco Branciaroli è entusiasta di recitare sulla terrazza del Mosè del Sacro Monte di Varese, che, con le sue quattordici Cappelle, è un affascinante itinerario mariano, così come il sacro Monte di Varallo che, nel dopoguerra, è stato valorizzato da Giovanni Testori (con cui Branciaroli ha fondato, negli anni Ottanta, la Compagnia degli Incamminati), affascinato dalle sculture-pitture delle quarantatre cappelle che lo compongono, raffiguranti scene della vita di Gesù e di Maria.
DALL'INFERNO AL PURGATORIO, con Franco Branciaroli, Tra Sacro e Sacro Monte, 16 luglio 2015, ore 21, Info: www.trasacroesacromonte.it, info@trasacroesacromonte.it. Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero e gratuito.