Il regista Marco Bernardi, per la sua sessantesima
regia, dopo il successo de Il malato immaginario di Molière, dirige con
lo stesso cast, composto da Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni, La brocca rotta di Heinrich von Kleist, una
bella commedia della letteratura teatrale tedesca, in una produzione del Teatro
Stabile di Bolzano, di cui è direttore e con cui vuole costituire un ideale ponte culturale tra tradizione
teatrale italiana e tedesca, come aveva già fatto con le opere di Thomas
Bernhard e di Rainer Werner Fassbinder. La brocca rotta
è una commedia molto conosciuta in Germania,
ma poco rappresentata in Italia, nonostante il meccanismo teatrale
incalzante e perfetto, che diverte insegnando. Marco Bernardi afferma infatti: «Mi incuriosiva contribuire a diffondere la
conoscenza di una commedia divertente che pone una domanda molto seria: è la
giustizia uguale per tutti? La domanda, alla base di La brocca rotta, è una domanda universale, sarebbe banale definirla
attuale, dato che fa parte anche della cronaca del nostro paese. I temi
trattati da Kleist, anche in altri testi, sono incentrati sull’importanza del senso della giustizia
nel cittadino.»
Adamo, giudice del villaggio olandese di Huisum (Paolo
Bonacelli), conduce un processo per scoprire il colpevole della rottura di una
brocca, di notte, nella casa della madre di una contadina, Eva, metafora della
violenza subita dalla giovane. Si scopre infatti che la madre (Patrizia Milani) in realtà si batte
coraggiosamente per denunciare che il giudice ha attentato alla verginità della
figlia, minacciandola di accusare il fidanzato di lei e farlo esiliare. Il
divertente meccanismo porta alla fuga del magistrato, costretto ad ammettere le
sue malefatte anche davanti all’ispettore generale del tribunale (Carlo Simoni). Spiega infatti Bernardi: «Kleist presenta l’episodio
di ricatto per circuire la ragazza come il simbolo del mondo che va alla
rovescia: infatti viene evidenziato, anche se in modo divertente, il tema della
corruzione di un ufficiale giudiziario, che, invece di tutelare i deboli, è un
uomo dello stato corrotto, pusillanime, bugiardo fino alla patologia, che abusa del proprio potere per costringere
ai favori sessuali una giovane contadina. Ho voluto mettete in scena la
commedia perché tratta temi importantissimi in una struttura drammaturgia
fortemente comica: diverte il pubblico in modo intelligente, come accade con Goldoni
e Molière, senza nessuna volgarità, ma con l’utilizzo di paradossi ed ironia
anche quando Kleist prende in giro i rappresentanti delle istituzioni,
mostrandoli cialtroni e poco seri.»
La brocca rotta
è un unico piano sequenza in cui l’unità di tempo e luogo sono pienamente rispettate:
infatti la commedia riproduce lo svolgimento di una sola giornata della vita
del magistrato corrotto, dal processo, che tenta di manipolare, alla fuga
finale sotto gli occhi di tutti, così che gli spettatori sembrano fare parte
dello spettacolo poiché assistono a tutti gli eventi che si svolgono in tempo reale
e con un ritmo incalzante, come se fossero seduti nell’aula del tribunale. Conclude il regista: «E' uno spettacolo popolare, ho
voluto sfatare la convinzione che Kleist sia un intellettuale difficile. Ho
potuto metterlo in scena grazie ai miei attori, con cui collaboro da anni, e ai
quali distribuisco i ruoli già da quando progetto una regia: Bonacelli
impersona un giudice falso, pronto a
cambiare idea come una banderuola, a cui l’attore attribuisce una straordinaria
ironia, ma la commedia è anche corale per la partecipazione intensa di ogni
attore. Risulta inoltre facilmente comprensibile per il pubblico che si
diverte: ora la mia priorità è proporre spettacoli che tutti possano capire,
per non tradire la funzione etica del teatro».
Dove e quando
LA
BROCCA ROTTA di Heinrich von Kleist. Traduzione di Cesare
Lievi. Regia di Marco Bernardi. Con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni e con Karoline Comarella,
Valentina Morini, Maurizio Ranieri, Giovanna Rossi, Riccardo Sinibaldi, Roberto
Tesconi, Irene Villa, Riccardo Zini. Scene di Gisbert Jaekel. Costumi di
Roberto Banci. Luci di Lorenzo Carlucci. Produzione Teatro Stabile di Bolzano.
Dal 4 al 15 dicembre
2013 Teatro Carcano di Milano, dal 14 al 26 gennaio 2014, Teatro Quirino di
Roma. Info: www.teatrocarcano.com,
corso di Porta Romana, 63, Milano, tel. 0255181377, 02-55181362, www.teatro-bolzano.it.