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C'è chi ogni giorno salva i piccoli come Hope

19/02/2016  La Ong di Lodi Movimento Lotta alla Fame del Mondo (MLFM) sostiene il progetto di una suora italiana, Natalina Isella, per recuperare le bambine accusate di stregoneria, in Congo orientale. E' un fenomeno piuttosto diffuso in Africa.

Il Movimento Lotta Fame nel Mondo (MLFM) lavora da 50 anni al fianco delle popolazioni in difficoltà, cercando di portare un aiuto concreto a coloro che soffrono la mancanza di cibo, di acqua e servizi igienico-sanitari, non vedendosi garantiti i diritti umani fondamentali.

Uno scorcio della casa d'accoglienza.
Uno scorcio della casa d'accoglienza.

Tra i progetti attivi nel continente africano, di grande rilevanza è il centro d’accoglienza Ek’Abana nato nel 2001 in Repubblica Democratica del Congo, per volere di Suor Natalina Isella. Pensato inizialmente per ospitare 9 bimbe, ha negli anni offerto accoglienza e supporto ad oltre 200 minori.

Il cortile di Ek'Abana.
Il cortile di Ek'Abana.

La struttura si trova a Bukavu (sud Kivu), dove l’alto tasso di povertà e la diffusa superstizione portano con sé conseguenze atroci. Molte bambine vengono infatti ritenute le dirette responsabili di disgrazie famigliari, incolpate di possedere poteri occulti e isolate dalla famiglia, finendo spesso per la strada.

Questa ingiusta accusa, pretesto per scacciare di casa una bocca in più da sfamare e fomentata da credenze popolari, ricade soprattutto sulle bambine, considerate meno utili dei maschi in termini di lavoro e di sussistenza familiare.

Suor Natalina con una delle ragazze più grandi del Centro.
Suor Natalina con una delle ragazze più grandi del Centro.

L'assurda superstizione ricade soprattutto sulle bambine.

Basta poco, soprattutto tra le mura di casa: un vaso che cade e si rompe, un parente che perde il lavoro, un incidente domestico e la colpa ricade tutta sulle bambine, che diventano un vero e proprio capro espiatorio. Si crea quindi un circolo vizioso di superstizione: l’unico modo per liberarsi della sfortuna è abbandonare le proprie “figlie streghe”, portatrici di terribili poteri magici.

MLFM si impegna a combattere l’accusa di stregoneria, infamante ed infondata, accogliendo presso il foyer Ek’ Abana le bambine scacciate di casa, spesso su segnalazione della polizia. Attualmente il centro ospita 50 bambine, oltre a fornire supporto ad un centinaio di minori del villaggio.

Qui le piccole ricevono cibo, istruzione e cure mediche adeguate, insieme a tanto affetto, per  poter tornare ad avere fiducia in loro stesse.

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Congo, le bambine che erano streghe
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