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giovedì 14 novembre 2024
 
 

C'erano una volta gli operai

28/08/2015  Mirafiori Lunapark, nei cinema dal 27 agosto, racconta sotto forma di favola le vicende di tre ex operai Fiat che hanno ancora molto da insegnare, interpretati dai bravissimi Antonio Catania, Giorgio Colangeli e Alessandro Haber.

La politica non c’entra e neanche la critica sociale. “Mirafiori Lunapark”,  film uscito il 27 agosto, diretto dal regista torinese Stefano Di Polito e prodotto da Mimmo Calopresti, è essenzialmente una storia di amore. Amore per il proprio lavoro, per il quartiere in cui ci si è sposati e tirato su una famiglia. Proprio per amore,  i tre pensionati protagonisti della storia – Alessandro Haber, Giorgio Colangeli e Antonio Catania – decidono di non lasciare cadere a pezzi la fabbrica in cui hanno lavorato e di trasformarla in un luna park per i loro nipoti.
Afferma il regista Stefano Di Polito: “Sono cresciuto in questo quartiere è ho voluto rendere omaggio alla sua storia operaia.Il film è incentrato sul rapporto tra i nonni e i nipoti, oggi più che mai importante visto la situazione delle famiglie, nelle quali i genitori spesso latitano. La costruzione del luna park esprime il desiderio di consegnare ai bambini un’eredità importante da parte di una generazione che ha fatto la storia di Torino e dell’Italia nel dopoguerra”. Ancora il regista: “Quando questi pensionati erano attivi in quella fabbrica ritrovavano nel lavoro la loro dignità, fuori da quella fabbrica c’era un quartiere vivo, solidale, una comunità”. Da qui il messaggio del film: oggi la precarizzazione del lavoro ha portato alla precarizzazione  delle relazioni interpersonali. “Senza un lavoro vero - commenta Di Polito - ognuno di noi è senza identità e questo dramma ricade all’interno dei rapporti famigliari”.

Mimmo Calopresti, produttore esecutivo del film, da sempre legato a Torino e alla sua tradizione operaia: “Rimane la mia città, ci vengo spesso, è molto cambiata: in centro girano molti turisti e questo è non può essere che un bene”. Il regista lancia un monito: “Dal quartiere Mirafiori i cambiamenti si vedono, ma molto più lentamente, bisogna combattere l’oblio e tenere viva la memoria: gli operai sono ancora una realtà, dietro quella professione ci sono storie, sentimenti che vanno ben oltre le trasformazioni sociali. In questo senso questo film parla non solo di Torino e a Torino, ma tocca una questione che investe tutto il mondo occidentale”. Ecco, allora, “Mirafiori Lunapark”: una favola metropolitana. Per divertirsi e commuoversi. Ed anche per riflettere: su quanto sia necessario imparare dal passato per capire meglio verso quale futuro ci stiamo dirigendo.   

 
 
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