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giovedì 01 giugno 2023
 
 

Calabria, i vescovi: denunciate i mafiosi

09/04/2014  «Con l'eco nel cuore del recente appello di Papa Francesco ricordiamo a tutti i calabresi un duplice ineludibile dovere: quello del "coraggio della denuncia" e quello della "fuga da ogni omertà"».

«Con l'eco nel cuore del recente appello di Papa Francesco ricordiamo a tutti i calabresi un duplice ineludibile dovere: quello del "coraggio della denuncia" e quello della "fuga da ogni omertà"». È quanto si afferma, in materia di contrasto alla 'ndrangheta, in un documento della Conferenza episcopale calabra. «I vescovi calabresi - prosegue il documento - ribadiscono, anzitutto, l'inderogabile importanza di un "cammino educativo" che coinvolga i ragazzi fin dai primi anni della loro vita, incentrato sulla frontiera della "'legalità"», indispensabile per una crescita autenticamente umana, oltre che civile e sociale della nostra terra e della vera libertà.

In tale contesto, i Vescovi richiamano l'impegno, ormai quarantennale, delle Chiese di Calabria su questo tema decisivo e scottante. Risale infatti al lontano 1975 il "punto di svolta" delle Chiese di Calabria nella condanna al crimine organizzato. Dopo di allora e fino ad oggi sempre i Vescovi calabresi, sia singolarmente, sia collegialmente, hanno, da una parte, rinnovato la condanna più dura, non solo contro i delitti e gli attentati, ma anche contro lo stile delle organizzazioni malavitose nel rapportarsi con le istituzioni e la gente comune; e, dall'altra, hanno lanciato, con ancora più forza, l'invito straziante e paterno alla conversione dei cuori».

 
 
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