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lunedì 24 marzo 2025
 
IL CONVEGNO
 

«Cambia modo di educare e cambierai il mondo», la Calabria stringe un patto

27/10/2021  “Dalla Loc-Educazione alla Glob-Educazione andata e ritorno, un cammino dentro il Patto Educativo Globale”, un'iniziativa per il 20 anni di “Attendiamoci”. Appuntamento all'Università Mediterranea di Reggio Calabria alle 18 del 28 ottobre.

“Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio” recita un antico proverbio africano. E se l’educazione è la via migliore per umanizzare il mondo, come dice Papa Francesco, un “patto educativo” all’epoca della generazione Zero deve declinare la sua globalità nella dimensione locale come antidoto all’individualismo. Una riflessione da declinare, quindi, dal globale al locale, come viene richiamato nel titolo della Conferenza organizzata dall’associazione “Attendiamoci” ODV,  nell’ambito degli eventi per il ventennale della sua fondazione: “Dalla Loc-Educazione alla Glob-Educazione A/R, un cammino dentro il Patto Educativo Globale”, si terrà domani, giovedì giorno 28 ottobre alle 18 nell’Aula Magna “A. Quistelli” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

La Conferenza, organizzata in collaborazione con l’Università Mediterranea, il dipartimento Digies e l’Unione Cattolica della Stampa italiana della Calabria, sarà eccezionalmente presieduta da Monsignor Angelo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, da anni fortemente impegnato sul Patto Educativo Globale e sulle grandi sfide educative contemporanee, per mandato del Santo Padre.

Alla Conferenza parteciperanno il Rettore della Mediterranea Santo Marcello Zimbone, l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova e presidente della Cec, monsignor Fortunato Morrone, il professor Daniele Cananzi, direttore del Digies, la professoressa Amalia Di Landro, coordinatrice del corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria, il professor Alfredo Pudano, neo presidente di Attendiamoci e don Valerio Chiovaro, assistente spirituale dell’associazione Attendiamoci e Coordinatore della Pastorale Universitaria.

“Parlare del passaggio dalla glob-educazione alla loc-educazione significa riflettere sul fatto che l’educazione oggi deve essere necessariamente globale – spiega don Valerio Chiovaro - perché come si suol dire, ci vuole un villaggio perché sia educata una persona. Ma che deve essere anche ‘locale’ perché è importante ci sia una persona che educhi il villaggio: l’impatto educativo globale  deve essere incarnato nelle realtà locali che non sono solo le diocesi, le parrocchie ma sono la famiglia, il calare nel locale l’azione educativa tanto più viene calata nel locale quando viene ispirata a principi cristiani. E’ l’idea lanciata dal Santo Padre, qualche anno fa che prima di tutto, ci chiede di mettere al centro di ogni processo educativo la persona e la sua dignità e capacità di essere in relazione con gli altri”.

“Solo cambiando l’educazione si può cambiare il mondo”: sono queste, infatti, le parole di papa Francesco che indicano più che mai una delle strade che la Chiesa è chiamata a intraprendere per oggi il nostro domani per il bene dell’umanità intera.

“Mai perdere la dimensione personale – aggiunge ancora don Valerio - cioè quella locale dell’educazione: l’arte educativa è relazione tra persona e persona. Ma nello stesso tempo non si può perdere l’orientamento globale perché oggi più che mai basta essere davanti ad uno schermo per essere immersi nel mondo”.

Una iniziativa, quella di domani, tra gli eventi organizzati per festeggiare i 20 anni dell’attività di “Attendiamoci”, una Organizzazione di Volontariato nata a Reggio Calabria il 27 settembre del 2001 dall’entusiasmo di  Don Valerio Chiovaro, e di quattro studenti universitari (Giovanni Mazza, Domenico Paino, Alfredo Pudano e Giuseppe Falcone) che condividevano la bellezza di una amicizia vera e la necessità di contagiare al bene.

“Siamo partiti da un sottoscala e siamo arrivati ad avere cinque sedi in diverse città d’Italia a spiccata vocazione universitaria – spiega ancora don Valerio Chiovaro - la prospettiva è quella di continuare a fare del bene diventando sempre più punto di collegamento tra le istituzioni nazionali, locali e gli enti del terzo settore e con tutti quelli che si impegnano ad una educazione globale e integrale della persona”.

L’evento è aperto ai docenti scolastici ed universitari, gli educatori, i formatori ed a quanti vogliono spendersi nella difficile missione educativa dei nostri tempi.

 

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